I prezzi dell’oro hanno chiuso la sessione di martedì in ribasso di 5,83$, attestandosi a 1072,34$ l’oncia, tenuti sotto pressione dalla ripresa dei mercati azionari e dai dati economici statunitensi, rivelatisi oltre le aspettative. Il Dipartimento del Commercio ha riportato un’espansione dell’economia statunitense ad un tasso annualizzato rivisto al 2% nel terzo trimestre. Oggi si prospetta un basso volume di trading, in vista delle festività natalizie.
Nel frattempo, i grafici del breve e del lungo periodo stanno dando segnali misti. Sull’intervallo a 4 ore la coppia XAU/USD viene scambiata appena la di sopra della nuvola di Ichimoku, e abbiamo un incrocio rialzista fra le linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde). Sui grafici settimanale e giornaliero, tuttavia, i prezzi si muovono ancora al di sotto della nuvola, e l’allineamento negativo delle linee di Tenkan-Sen e Kijun-Sen mette i tori in una posizione difficile.
In altre parole, i prezzi dell’oro lotteranno per salire nel corso del lungo periodo, ma il trend del breve periodo continuerà probabilmente a favorire il lato rialzista. Se il supporto sottostante, nei pressi del 1068/6 rimanesse intatto, sarebbe possibile vedere i tori sfidare nuovamente la resistenza al 1081,55. Ultimamente la coppia XAU/USD è stata tenuta sotto scacco dal 1081,55, dunque risulta essenziale una rottura di questa barriera per una continuazione rialzista. Una volta al di sopra di quest’ultima, penso che i tori si dirigeranno verso il 1087. Gli orsi dovranno trascinare i prezzi al di sotto del supporto al 1068/6 per poter aumentare la pressione sul mercato. La rottura di questo supporto mi farebbe pensare che la coppia XAU/USD testerà poi il 1063/2. Una chiusura al di sotto del 1062 indicherebbe il 1058 come fermata successiva.