I prezzi dell’oro hanno chiuso la sessione di martedì in rialzo dello 0,4% segnando il secondo aumento consecutivo, con l’indebolimento del Dollaro che ha favorito la ripresa dei prezzi. La coppia XAU/USD ha incontrato resistenza al 1075,50 – 1072,50, per poi ritrarsi nella regione 1066/3, sebbene sia riuscita a mantenersi al di sopra dopo che l’indice manifatturiero ISM dei direttori degli acquisti si è rivelato inferiore alle aspettative con una stampa di 48,6. Il rally del Dollaro, basato sulla convinzione che l’economia statunitense si rafforzerà a sufficienza da permettere alla Fed di aumentare i tassi d’interesse, sta pesando sul metallo prezioso da settimane.
Da un punto di vista tecnico, il potenziale rialzista è probabile che rimanga limitato dalla resistenza al 1081,55, che corrisponde al top della nuvola di Ichimoku sull’intervallo a 4 ore. La coppia XAU/USD viene attualmente scambiata al di sopra delle nuvole di Ichimoku sui grafici a 1 ora e a 30 minuti, inoltre troviamo le linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde) sono positivamente allineate. Ad ogni modo, per poter raggiungere il 1081,55, i tori dovranno prima spingersi attraverso il 1075,50 – 1072,50. Solo una chiusura oltre il 1081,55 potrebbe aprire le porte alla resistenza al 1087.
Come ho già detto, il supporto al 1066/3 è un’area chiave da conquistare per gli orsi, se intendono aumentare la pressione al ribasso. In tal caso, penso che il mercato punterà ai prossimi livelli di supporto al 1058 e 1054. Se il 1054 verrà infranto, probabilmente vedremo i prezzi scendere nell’area 1045. Fin quando non verranno infranti i livelli chiave, è probabile che ci muoveremo qui intorno, con gli investitori più importanti in attesa dei dati dagli Stati Uniti (e il risultato del meeting della BCE).