EUR/USD
La coppia EUR/USD è scesa di nuovo durante la giornata di mercoledì, trovando però sufficiente supporto al livello 1,07 da invertire il trend e formare un martello. I verbali del meeting della FOMC non sono stati un evento d’impatto per il mercato, e sembra dunque che da qui l’Euro rimbalzerà nel breve periodo. Ad ogni modo, ora non ho interesse ad acquistare questo mercato, visto che nel complesso sembra negativo. Riconosco anche che il livello 1,08 che in precedenza forniva supporto, ora dovrebbe essere l’inizio di una resistenza. Anche qualora lo superassimo, c’è molto rumore fin su al livello 1,10. Semplicemente, penso che alla fine un po’ di esaurimento del movimento ci permetterà di trarre vantaggio dal valore del Dollaro.
Ad ogni modo, questi possono essere giorni estremamente volatili, con la Federal Reserve che non sembra pronta ad aumentare i tassi a breve. Inoltre, la Banca Centrale Europea è probabilmente ancor più lontana dal farlo, dunque si dovrebbe evitare una reazione a catena.
GBP/USD
La Sterlina inglese è scesa nuovamente durante la sessione di mercoledì, anche se l’eccessiva estensione nel lato ribassista ha provocato un leggero rimbalzo. Credo che il mercato continuerà comunque ad offrire opportunità di vendita nel breve periodo, come abbiamo visto più volte ultimamente sui grafici del breve periodo. Ogni volta che il mercato si rafforza, i venditori dovrebbero trarre vantaggio dal valore del Dollaro e continuare a piazzare operazioni short. A questo punto credo ci sia un tetto importante su questo mercato al livello 1,50, e non prenderò nemmeno in considerazione l’idea di acquistare fin quando non romperemo ben al di sopra di questo.
Andando avanti prevedo che il mercato si dirigerà verso la maniglia 1,45, nonostante è probabile serviranno più tentativi per raggiungerla.