Venerdì i prezzi dell’oro sono saliti dopo due sessioni di perdite, con la disfatta delle borse mondiali che ha fatto salire la domanda per la percepita sicurezza data dall’oro. L’indice del Dollaro americano è sceso dal picco settimanale, e il calo dei prezzi del petrolio greggio, insieme alle preoccupazioni per l’economia cinese, hanno innervosito i mercati azionari. La coppia XAU/USD inizialmente è scesa, per poi rimbalzare dal previsto livello di supporto a 1080, punto di convergenza fra la linea di Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde) e il fondo della nuvola di Ichimoku sull’intervallo a 4 ore.
Tecnicamente, queste nuvole non solo identificano la tendenza, ma definiscono anche le zone di supporto e resistenza. Dunque, a meno che non scendiamo in modo convincente al di sotto del 1080, il lato ribassista rimarrà limitato. In altre parole, c’è del supporto chiave che gli orsi dovranno conquistare se intendono aggiungere pressione sul mercato ed attaccare il 1075. Una chiusura al di sotto del 1075 significa che sarà probabile veder la coppia XAU/USD testare poi il supporto al 1068.
D’altra parte, se i mercati continuano a salire e a rompere al di sopra dell’area cruciale 1098/4, è probabile che procederemo verso il 1105,50-1103. Una rottura attraverso questa barriera di supporto/resistenza risulta essenziale per una continuazione rialzista. In tal caso, la fermata successiva sarà probabilmente il livello 1113.