Quest’anno i prezzi dell’oro sono scesi quasi del 10,5%, con gli operatori del mercato che si sono riversati sul biglietto verde sulle aspettative di oneri finanziari più alti dagli Stati Uniti. Anche il continuo trend rialzista dei mercati azionari e le preoccupazioni per la crescita cinese (la Cina conta almeno un quarto della domanda globale di oro), hanno contribuito ad apportare ulteriore pressione. Nonostante la coppia XAU/USD inizialmente avesse tentato il rally, i prezzi sono in calo da quando il mercato ha toccato un picco a 1037,47$ a metà gennaio. Da allora, nonostante i selvaggi movimenti di prezzo nei mercati azionari e le preoccupazioni geopolitiche, il metallo prezioso ha mantenuto appetibilità come bene rifugio.
Il calo del metallo ad un minimo su 6 anni ha riportato nel mercato gli investitori, ma la convinzione che il Dollaro si trovi nel mezzo di un forte rally, e che la Federal Reserve continuerà ad aumentare i tassi nel 2016, pesa sul mercato. Un'estensione del calo dei prezzi del petrolio potrebbe ridurre gli investimenti in oro, anche perché parte della domanda arriva dalle aspettative sull'inflazione. Parlando strettamente in base ai grafici, penso siano due le cose alle quali prestare attenzione. Innanzi tutto, la coppia XAU/USD viene scambiata al di sotto delle nuvole di Ichimoku settimanale e giornaliera, suggerendo che prezzi più alti continueranno ad attrarre venditori nel lungo periodo. Questa idea trova supporto anche nella linea di trend discendente che coincide con la nuvola settimanale. La seconda cosa importante è il fondo che abbiamo formato nei pressi del livello 1045, e il fatto che il mercato abbia passato le ultime otto settimane in quell’area all’incirca fra i livelli 1094 e 1045.
Sebbene le prospettive per il lungo periodo puntino ancora al ribasso, il quadro per il breve periodo non è chiaro, e probabilmente dipenderà dalla direzione in cui usciranno i prezzi. Per poter estendere i profitti e testare la regione 1098/4, i tori dovranno spingersi attraverso 1081,55 e 1089/7. Oltre quella, gli orsi attenderanno al 1103 e al 1113. Una chiusura al di sopra del 1113 su base settimanale, potrebbe spianare la strada verso il 1160/40. Per quanto riguarda il lato ribassista, ci sono dei supporti minori al 1058 e 1053. Se il 1053 cedesse, probabilmente la coppia XAU/USD tester poi il cruciale supporto al 1046,25 – 1045. Nel suo percorso al ribasso, mi aspetto di vedere del supporto al 1025.