Venerdì l’oro è sceso di 3,22$ a quota 1097,70$, poiché un ritorno della propensione al rischio ha fatto scendere l’interesse per il metallo come asset alternativo. I mercati azionari mondiali hanno registrato i loro primi profitti settimanale in un mese, e i prezzi del petrolio greggio sono incorsi in un rally che li ha portati oltre i 30$ a barile. Un calo dell’Euro dai precedenti massimi, dopo le allusioni ad un ampliamento degli stimoli monetari da parte della Banca Centrale Europea hanno aumentato la pressione sull’oro. Il Presidente della BCE Mario Draghi ha dichiarato: “Abbiamo il potere, l’intenzione e la determinazione per agire. Non ci sono limiti a quanto possiamo estendere l’utilizzo degli strumenti a nostra disposizione, all’interno del nostro mandato, per raggiungere il nostro obiettivo di un tasso d’inflazione che è al di sotto, ma vicino al 2%” in una conferenza stampa dopo che la banca ha lasciato i tassi d’interesse invariati durante il proprio meeting politico.
I profondi cali dei mercati azionari, l’incertezza in Cina e nuovi minimi nei prezzi del greggio hanno aiutato l’oro a guadagnare quasi il 3,3% dall’inizio dell’anno. Ad ogni modo, l’oscillamento al rialzo dell’oro per ora è modesto comparato con i bruschi cali di altri mercati. Penso che questo denoti la difficoltà che l’oro ha nel produrre rally quando i motivi per resistere con i fondamentali del lungo periodo diminuiscono. Anche le previsioni per il lungo periodo suggeriscono che i tori avranno problemi a guadagnare slancio mentre i prezzi si muovono al di sotto della nuvola settimanale di Ichimoku, che definisce l’area maggiore di resistenza.
D’altra parte, la coppia XAU/USD è stata leggermente rialzista da quando il mercato ha lasciato l’area di consolidamento compresa all’incirca fra i livelli 1085 e 1045. Il mercato si muove al di sopra della nuvola di Ichimoku sull’intervallo a 4 ore, e le linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde) sono positivamente allineate sui grafici giornaliero e a 4 ore. Il primo ostacolo che l’oro dovrà superare si trova nella regione 1105,50 – 1103. Il mercato dovrà passare attraverso questa regione per poter testare la resistenza successiva ai livelli 1113 e 1119. Se i ribassisti dovessero prendere le redini e trascinare i prezzi al di sotto del 1094, mi aspetterei di rivisitare il supporto a 1091,88 – 1090,47. Una rottura al id sotto di quest’ultimo suggerirebbe che il mercato è pronto per sfidare il 1086,41-1085, ed eventualmente il 1080.