I prezzi dell’oro hanno chiuso la sessione di martedì in rialzo di 16,92$, interrompendo una serie di due sessioni consecutive di perdite quando le borse hanno subìto un calo. Gli operatori del mercato si sono rifugiati nel bene rifugio fra le rinnovate preoccupazioni per le scorte di petrolio greggio e il rallentamento in Cina. Nelle notizie economiche di martedì, il Conference Board ha riportato un calo del proprio indice di fiducia dei consumatori da 97,8 a 92,2, e la Federal Reserve Bank di Richmond ha rivelato che l’indice composito per il settore manifatturiero è sceso a -4 dopo la lettura del mese scorso a 2.
Sembra che la coppia XAU/USD finalmente romperà al di sopra della linea superiore del triangolo di consolidamento (mostrato nell’intervallo a 4 ore). Ad ogni modo, il mercato deve ancora rompere attraverso l’area 12305/0, che ultimamente ha agito da buona resistenza, per confermare che lo slancio rialzista ha molto più spazio. Una chiusura al di sopra del livello 1235 implicherebbe che i tori tenteranno un assalto al 1250.
Per quanto riguarda il lato ribassista, c’è del supporto iniziale al 1220 dove la linea di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde) convergono sul grafico a quotazione oro a 4 ore. Se ii prezzi vi rompessero al di sotto, c’è anche del potenziale supporto alla linea di trend rialzista del breve periodo. Poiché una rottura di questa trend line trascinerebbe anche i prezzi al di sotto della nuvola a 4 ore, potremmo vedere un calo al 1205/1. Una chiusura giornaliera al di sotto del 1201 aprirebbe il rischio di un movimento verso il 1191.