Petrolio Greggio WTI
Lunedì i mercati del petrolio greggio WTI sono scesi, con il mercato che ha iniziato a perdere slancio. Il livello 38$ sembra fornire abbastanza resistenza, che pare estendersi almeno fin su alla maniglia 40$ al di sopra. Ricordate che i produttori statunitensi di olio di scisto hanno suggerito che inonderanno il mercato di scorte una volta giunti al livello 40$, e ora sui mercati già c’è un eccesso di offerta, a dir poco. I depositi di Cushing, in Oklahoma, traboccano di greggio in eccesso al momento, perciò, francamente questo rafforzamento è ancora un po’ prematuro, indipendentemente da cosa hanno detto i governi di Russia e Arabia Saudita. La realtà è che l’OPEC non ha più controllo sul mercato come in passato, e Stati Uniti e Canada hanno entrambi grandi quantità di giacimenti.
Gas Naturale
I mercati del gas naturale sono scesi inizialmente lunedì, trovando però sufficiente supporto al di sotto del livello 1,80 da invertire il trend e formare un martello. Si tratta chiaramente di un segnale positivo, e se riuscissimo a romperne il top, penso che tenteremmo poi di raggiungere il livello 1,90$, e poi eventualmente il 2,00$, numero chiaramente ampio, tondo e psicologicamente significativo. Tuttavia, penso sia solo questione di tempo prima che i venditori facciano nuovamente il loro ingresso nel mercato, perciò qualsiasi posizione long, a questo punto, dovrebbe essere portata al breve periodo. Dovrei essere particolarmente veloce a portare gli ordini di stop loss al punto di break even.
D’altra parte, una rottura del fondo del martello sarebbe un segnale particolarmente negativo, soprattutto considerando il fatto che andrebbe in concomitanza con il trend ribassista del lungo periodo, che dovremmo continuare a vedere perché le scorte di gas naturale sono molte, nonostante parecchie delle trivelle americane abbiano fermato la produzione per arginare le perdite economiche.