I prezzi dell’oro hanno chiuso la sessione di martedì in rialzo di 15,27$ attestandosi a 1234,96 Dollari l’oncia, messi sotto pressione dalla forza del Dollaro e dei mercati azionari globali. Il mercato ha inizialmente tentato la rottura al rialzo, per poi iniziare a soffrire della pressione alla vendita nei pressi del 1258,60, punto di sovrapposizione delle linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde) e del top della nuvola di Ichimoku a 4 ore, invertendo così il trend. Non sorprende dunque che una rottura al di sotto del livello 1245 abbia accelerato il movimento al ribasso, trascinando la coppia XAU/USD al successivo livello di supporto importante, il 1235.
Attualmente i prezzi si stanno muovendo appena oltre questo livello durante la sessione asiatica, ma sembra che la presa di profitti dalle posizioni long stia pesando sul mercato. Al momento i grafici del breve periodo sono negativi, con il mercato che viene scambiato al di sotto della nuvola di Ichimoku sull’intervallo a 4 ore, e inoltre abbiamo un allineamento negativo fra le linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde). Come dicevo ieri, se la coppia XAU/USD non riuscirà a mantenersi oltre il 1235, il mercato avrà poi la tendenza a rivisitare il livello critico 1225.
Una rottura del supporto al 1225 risulterà essenziale per una continuazione ribassista. In quel caso, il mercato punterà al 1220 (ed eventualmente al 1213). I tori dovranno spingere i prezzi oltre la linea di trend infranta se non intendono gettare la spugna. Un abbattimento della resistenza nella regione 1248/5 suggerirebbe invece che una reazione ribassista potrebbe dover aspettare ancora un po’, poiché i tori punteranno all’area 1260-1258,60.