I prezzi dell’oro sono avanzati per la quarta sessione consecutiva giovedì, poiché la debolezza del Dollaro e la irremovibile decisione della Bank of Japan sulla politica hanno fatto salire la domanda di metallo prezioso. I funzionari della BoJ si astengono dall’espandere gli stimoli monetari, perché vogliono aspettare di vedere la reazione dell'economia ai tassi d’interesse negativi. Anche i deboli dati economici dagli Stati Uniti hanno favorito il mercato. Il Dipartimento del Commercio ha riportato che nel primo trimestre il prodotto interno lordo è salito ad un tasso annualizzato dello 0,5%.
La coppia XAU/USD ha finito col rompere fortemente al di sopra del limite superiore del triangolo (anche questo ha segnato un abbandono della zona di consolidamento che abbiamo osservato da metà aprile). Di conseguenza, oggi durante la sessione asiatica i prezzi dell’oro sono saliti al loro livello più alto in quasi 8 settimane. Il rally di ieri ha spinto i prezzi al di sopra della nuvola di Ichimoku a 4 ore, portando i grafici del breve periodo a riallinearsi con le inclinazione rialziste del lungo periodo. Ad ogni modo, l’area compresa fra i livelli 1275 e 1280 ha dato problemi a marzo, perciò non mi sorprenderebbe se i prezzi stazionassero lì in vista del weekend.
Se così fosse, i prezzi potrebbero tornare nell’area 1263-1258,60 per testare la resistenza infranta come supporto. Chiaramente, però, gli orsi per potervi arrivare dovranno prima trascinare i prezzi al di sotto del 1269. Scendere attraverso il 1258,60 suggerirebbe che ci stiamo muovendo verso il 1251. D’altra parte, se i tori riusciranno a mantenere il controllo e a penetrare l’area 1280/75, è probabile che la coppia XAU/USD testerà il 1285/88 successivamente. Oltre questo, i tori punteranno al livello 1295.