Lunedì l’oro è sceso leggermente, con gli investitori che continuano a digerire i solidi dati della scorsa settimana sull’occupazione, e con il presidente della Fed Janet Yellen che mantiene toni cauti sugli aumenti dei tassi d’interesse. Nonostante la Yellen non abbia fretta di normalizzare la politica monetaria, alcuni dei suoi colleghi sono pronti per un secondo aumento dei tassi. Il presidente della Federal Reserve Bank di Boston, Eric Rosengren, ha dichiarato ieri: “Per come la vedo io, sembrano diminuire i rischi che i problemi dall'estero siano così gravi da interrompere la ripresa negli Stati Uniti. La volatilità dei mercati finanziari è scesa, e la maggior parte delle previsioni economiche non riflettono le grandi ricadute previste, dovute ai venti contrari provenienti dall'estero”.
Sembra che gli operatori del mercato stiano dando maggior peso alla Yellen. La coppia XAU/USD viene attualmente scambiata a 1224,40$ l’oncia, in rialzo rispetto al prezzo di aperture di 1215,15$, con la zona di supporto 1215,30-1213 rimane intatta (come dicevo la scorsa settimana, gli orsi dovranno catturare questo campo strategico per poter spingere i prezzi verso il 1208/5. L’orientamento per il medio periodo rimane rialzista, con il mercato che viene scambiato al di sopra delle nuvole giornaliera e settimanale di Ichimoku, anche se il grafico a 4 ore suggerisce che il mercato non è ancora fuori pericolo.
Nell’area 1235-1233,50 abbiamo una confluenza di una resistenza orizzontale e una linea di trend ribassista (e appena al di sotto abbiamo il primo ostacolo che i tori dovranno superare, nella regione 1228,50-1225. Una volta oltre il 1235, potremmo vedere i tori intraprendere una corsa verso il 1243. Tuttavia, se gli orsi aumenteranno la pressione al ribasso e invalidassero il summenzionato supporto (1215,30-1213), è probabile che la coppia XAU/USD procederà verso la zona 1208/5. Una rottura al di sotto del 1205 implicherebbe che gli orsi sono in pieno controllo del mercato, e punterebbero al 1199/7.