I prezzi dell’oro sono scesi per la seconda sessione di seguito mercoledì, attestandosi a 1242,62 Dollari l’oncia, ancorati verso il baso dalla forza del Dollaro e delle borse. I mercati azionari di tutto il mondo sono saliti dopo che i dati hanno mostrato che le esportazioni cinesi sono salite di più che in tutto l’anno, alimentando le speranze che la maggiore economia asiatica si stia stabilizzando. L’aumento della domanda per il biglietto verde e la propensione al rischio dei mercati mondiali tende ad indebolire l’apprezzamento dell’oro.
Anche la vendita tecnica ha contribuito al calo di ieri dell’oro dell’1,04%. Inizialmente il mercato è sceso attraverso il 1251/0, testando il supporto al 1243. In seguito i prezzi sono tornati nell’area 1251/0, incontrando però una forte pressione. A conferma che questa regione si è trasformata in resistenza c’è il fatto che alla fine ha incoraggiato i venditori e i prezzi alla rottura al ribasso, al di sotto del 1243. Di conseguenza, la coppia XAU/USD è tornata alla nuvola di Ichimoku sull’intervallo a 4 ore.
Non troppo lontano da questi livelli c’è l’area di supporto critica fra i livelli 1227,50 e 1222. Dobbiamo perciò scendervi al di sotto per poter continuare nel lato ribassista. Se la coppia XAU/USD riuscisse in una rottura sostenuta al di sotto del 1222, cercate poi come target i livelli 1215/3 e 1208. Ad ogni modo, se la summenzionata area di supporto (1227,50-1222) rimanesse intatta, area in cui convergono il top della nuvola giornaliera e la linea di trend rialzista del breve periodo, aspettatevi un rimbalzo verso il 1236,37-1239,50. Oltre questo, i venditori attenderanno nella regione 1246/3. I tori dovranno spingere i prezzi oltre il 1246 per poter testare nuovamente il livello 1251.