I prezzi dell’oro hanno chiuso la settimana in perdita di circa l’1,45% attestandosi a 1252,62 Dollari l’oncia, con le preoccupazioni che la Federal Reserve sia pronta ad aumentare i tassi d’interessi il prossimo mese che hanno spinto gli investitori a fare un passo indietro sulle loro scommesse rialziste sul metallo prezioso. Il mercato ha aperto la settimana con una nota positiva, ma non è riuscito a rompere attraverso la prevista resistenza nell’area 1290/87$, invertendo così il proprio trend.
In precedenza, durante la settimana, i funzionari della Federal Reserve hanno continuato ad insistere che giugno sia un buon momento per un aumento dei tassi d’interesse, e i verbali del meeting di aprile della Fed, rilasciati mercoledì, hanno mostrato che la maggior parte dei membri della FOMC è pronta a premere il grilletto, qualora i dati fossero coerenti un con una ripresa della crescita nel secondo trimestre. La price action vista recentemente sottolinea la difficoltà che ha l’oro ha rafforzarsi quando le aspettative sono di un aumento dei costi di prestito. Già dalla scorsa settimana ho avvertito che le previsioni per il breve periodo per l’oro erano volte al ribasso.
La coppia XAU/USD attualmente risiede al di sotto della nuvola di Ichimoku a 4 ore, inoltre abbiamo un incrocio negativo delle linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde). Ad aggiungersi al quadro già tetro c’è la Chicou-Span (prezzo di chiusura spostato indietro di 26 periodi), che è scesa al di sotto dei prezzi e della nuvola di Ichimoku a 4 ore. La trend line rialzista del breve periodo sembra essere in pericolo, ma non ci troviamo distanti dalla nuvola giornaliera, dunque io farei attenzione all’area 1243/0. Se il supporto rimarrà intatto, mi aspetto un rimbalzo verso il 1266,50. Oltre quella, ci saranno ostacoli critici come il 1273 e il 1280. Una rottura al di sopra di quest’ultimo sarebbe un segno estremamente rialzista, e spianerebbe la strada ad un nuovo test del 1290/87 (o addirittura il 1295). Una rottura al di sotto del 1243/0, d’altra parte, suggerirebbe che il mercato avrà la tendenza a testare i supporti al 1234,40/1231 e 1225/3. Al di sotto di questi, vedo significativo supporto al 1213.
