I prezzi dell’oro hanno chiuso la sessione di martedì in ribasso di 21,72$, con la forza del Dollaro americano e la ripresa dei mercati azionari che hanno pesato sul mercato. Il mercato inizialmente veniva scambiato ad un massimo di 1294,21$ l’oncia durante la sessione asiatica di ieri, ma i tori si sono arresi dopo che l’acquisto di beni rifugio è diminuito. Il prezzo è dunque sceso con slancio, rompendo al di sotto dell’area 1280/77, che aveva retto il mercato da lunedì scorso.
L’invalidamento di questo supporto è un segno negativo, almeno per il breve periodo, e apre il rischio di un movimento verso il 1256 (fondo della nuvola di Ichimoku sul grafico giornaliero), così come quello di rivisitare il 1248 (livello orizzontale che in passato ha agito sia come supporto che come resistenza). L’allineamento negativo della linea di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde), e il cross Chikou Span/Prezzo nella stessa direzione, indicherebbe che il livello 1234 sarà la prossima fermata.
Tuttavia, la coppia XAU/USD viene scambiata all’interno dei confini delle nuvole giornaliera e a 4 ore. Se i tori riusciranno a spingere e a mantenere i prezzi al di sopra 1272,60-1270, i prezzi potrebbero tornare al 1280/77 in una classica rottura e retest del pattern di rottura. I tori dovranno spingere in maniera convincente il mercato oltre il 1280 per poter attaccare la barriera successiva nella zona 1290/87. Penetrare questa barriera suggerirebbe un’estensione verso l’area 1300-1298.