I prezzi dell’oro si sono attestati a 1364,61$ l’oncia venerdì con un aumento dell’1,66% durante la settimana di trading; i dati economici positivi dagli Stati Uniti non sono riusciti a modificare le previsioni degli investitori in merito agli aumenti dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve. Dopo sei settimane consecutive di profitti, la coppia XAU/USD è salita a toccare il livello più alto da marzo 2014. Rapporti misti sull’attività manifatturiera e del settore servizi in Europa e in Asia hanno portato molti a credere che l’allentamento monetario che stiamo vedendo in tutto il mondo, continuerà.
Il metallo prezioso ha guadagnato quasi il 13% dal minimo del mese scorso, mentre l’estrema positività è continuata. Gli ultimi dati dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) hanno mostrato che gli investitori speculativi del Chicago Mercantile Exchange hanno aumentato le loro posizioni lunghe nette sull’oro portandole a 315.964 contratti, contro i 301.920 della settimana precedente. Sembra che la coppia XAU/USD farà visita al livello 1383. Se i tori spingeranno i prezzi oltre il 1383, penso si dirigeranno poi verso la successiva zona di resistenza, che si estende dal 1392 al 1396. questo sarà il livello chiave che i tori dovranno superare per poter sfidare gli orsi sul campo di battaglia successivo al 1414. Tuttavia, il mercato si trova in condizione di ipercomprato e il rischio che il Regno Unito esca dall’Unione Europea è stato in qualche modo preso già in considerazione. Mi aspetto dunque di vedere l’oro toccare dei picchi in quell’area (o almeno un’interruzione nel rally).
Per quanto riguarda il lato ribassista, il supporto iniziale si trova nell’area 1355,20-1352, dove risiedono la linea di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde) sull’intervallo a 4 ore. Una rottura al di sotto del 1352 potrebbe portare ad un calo al 1344/2. Se i prezzi scendessero attraverso il 1342, poi il 1337,50 e il 1332/0 potrebbero essere i prossimi target. Una chiusura al di sotto del 1330 su base giornaliera implicherebbe che gli orsi marceranno poi al 1325. dovranno abbattere questo supporto per potersi dirigere verso il 1314.