Rischio 0,75.
Le entrate devono essere effettuate esclusivamente fra le 8:00 ora di New York e le 17:00 ora di Tokyo.
Short Trades
- Entrare short a seguito dell’inversione ribassista della price action sul grafico a 1h subito dopo il prossimo tocco di 106,30 o 106,64.
- Mettere lo stop loss 1 pip al di sopra dello swing high locale.
- Spostare lo stop loss per raggiungere il break even quando il trade è 20 pips in profitto.
- Recuperare il 50% della posizione come profitto quando il trade è 20 pips in profitto e lasciar eseguire la posizione restante.
Long Trades
- Entrare long a seguito dell’inversione rialzista della price action sul grafico a 1h subito dopo il prossimo tocco di 104,80, 103,90 o 103,57.
- Mettere lo stop loss 1 pip al di sotto dello swing low locale.
- Spostate lo stop loss per raggiungere il break even quando il trade è 20 pips in profitto.
- Recuperare il 50% della posizione come profitto quando il trade è 20 pips in profitto e lasciar eseguire la posizione restante.
Analisi USD/JPY
Giovedì scorso avevo scritto che “Alla fine c’è un livello di resistenza cruciale non lontano dal 106,30. Dopo un così forte movimento al rialzo sarebbe una sorpresa se non ci fosse qualche pullback ribassista, se e quando raggiungeremo quel livello”.
Abbiamo avuto la reazione ribassista dal quel livello, ma nel suo percorso al rialzo abbiamo stampato nuovi livelli di probabile supporto. Tuttavia, i livelli di supporto summenzionati non sembrano essere molto solidi, nei quali avere molta fiducia. Sembra sia possibile almeno un calo al 103,57 ora che i mercati hanno digerito, ed eventualmente fatto i conti il nuovo programma di Quantitative Easing che applicherà la Bank of Japan.
Il livello 106,30 al di sopra è una barriera cruciale del lungo periodo, e dato che abbiamo avuto questo forte aumento e che ha retto così bene, sono più sicuro che abbia buone probabilità di reggere e fornire pressione ribassista.
Oggi non ci sono eventi importanti in programma né per l’USD né per il JPY.