I prezzi dell’oro sono scesi di 9,59$ venerdì, in caduta per la terza sessione consecutiva a 1327,98$ l’oncia, poiché le preoccupazioni che l’aumento dei tassi d’interesse possa arrivare prima del previsto e il rafforzamento del Dollaro hanno pesato sulla domanda di metallo prezioso. La coppia XAU/USD inizialmente è salita oltre il livello 1332$ raggiungendo la zona 1355/2$, ma il mercato si è invertito dopo il fallimento dei tori di oltrepassare questa barriera. Dunque i prezzi sono scesi al di sotto del 1332$ e si sono mossi verso il supporto nei pressi del livello 1327$.
L’attenzione rimane sul dubbio se la recente serie di dati economici sia sufficiente da garantire azione dalla banca centrale per inasprire la politica monetaria verso la fine del mese. Sebbene dati deboli (inclusi i Non-Farm Payroll e i rapporti non manifatturieri dell’ISM) abbiano dato supporto al metallo prezioso, i commenti dagli alti funzionari della Fed hanno fatto salire le aspettative per un imminente aumento dei tassi d’interesse. Sembra che gli insistenti discorsi su interessi passivi più alti non permetteranno all’oro di salire molto, ma la destabilizzazione in un ambiente rischioso sarà certamente qualcosa da tenere d’occhio, poiché potrebbe far aumentare il desiderio di diversificazione per i beni rifugio. Gli ultimi dati dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) hanno rivelato che gli investitori speculativi del Chicago Mercantile Exchange hanno aumentato le loro posizioni lunghe nette sull’oro dai 276.341 contratti della scorsa settimana agli attuali 307.860.
All’oro in questo momento manca un motore definito, e come ho evidenziato nella mia precedente analisi settimanale/mensile, probabilmente il mercato rimarrà in un intervallo ristretto a questi livelli più alti. Sull’intervallo settimanale i prezzi rimangono al di sopra della nuvola di Ichimoku e abbiamo un incrocio positivo tra le linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde), a suggerire che le previsioni per il medio periodo sono positive. Tuttavia, il mercato rimane all’interno dei confini della nuvola giornaliera, e oltre all’incrocio negativo di Tenkan-Sen/Kijun-Sen, c’è una linea di trend ribassista a bloccare la strada ai tori. Le ultime due candele settimanali (un martello seguito da una shooting star) indicano che emerge pressione all’acquisto sui cali, ma ci sarà reistenza mentre i prezzi saliranno. Per quanto riguarda il lato ribassista, tenete d’occhio l’area 1320/19, poiché una chiusura sul fondo dell’intervallo di trading implica che è probabile che la coppia XAU/USD si diriga in quella direzione. Se il supporto venisse infranto, il mercato punterà poi al 1314 e al 1310. Al di sotto di questi, i tori aspetteranno nella zona 1304/4. Una chiusura al di sotto del 1304 su base giornaliera aprirebbe il rischio di un movimento verso il 1297/5. Per poter allentare la pressione ribassista,i tori dovranno far salire i prezzi oltre il livello 1339. Una rottura di questa barriera potrebbe innescare una reazione che punta all’area 1348,50-1346,60. Se la coppia XAU/USD passasse attraverso il 1348,50, potremmo vedere una spinta al 1355/2. Una volta oltrepassato quello, il livello 1360 sarà la prossima fermata.