Mercoledì i prezzi dell’oro sono saliti di 20,63$ attestandosi ai livelli più alti dal 9 settembre, dopo che la Bank of Japan ha deciso di spostare la sua attenzione sulla base monetaria e stabilire dei target per i tassi d’interesse nel lungo periodo, mentre la Federal Reserve ha lasciato invariata la politica monetaria. La Federal Reserve ha tagliato il numero di aumenti previsti per i tassi d’interesse per il 2017 e il 2018, segnalando tuttavia che potrebbe valutare un aumento per la fine dell’anno. Il Presidente della Fed Janet Yellen, in un intervento dopo l’ultimo annuncio sulla politica della banca centrale, ha dichiarato: “Riteniamo che le possibilità di un aumento si siano rafforzate, ma per il momento abbiamo preferito aspettare”. La coppia XAU/USD veniva scambiata ad un massimo di 1336,95$ l’oncia prima di arrivare ai livelli attuali.
Da una prospettiva tecnica sono due le cose ad attirare la mia attenzione. La prima è che il rally di ieri ha spinto i prezzi oltre le nuvole di Ichimoku sull’intervallo a 4 ore, ad indicare che le prospettive tecniche per il breve periodo per la coppia XAU/USD sono diventate positive. Tuttavia, scambiare all’interno della nuvola giornaliera suggerisce che il mercato non è ancora fuori pericolo.
Se i tori manterranno il controllo, è probabile che nei prossimi giorni il mercato si dirigerà verso la regione 1348,53-1346,60. Abbiamo una confluenza di resistenza orizzontale e di una linea di trend ribassista nel breve periodo, che chiaramente giocherà un ruolo importante in futuro. Ci sono anche barriere lungo il cammino (come il 1339 e il 1342) ad aspettare i tori. Per quanto riguarda il lato ribassista, ci sarà da tenere d’occhio la zona di supporto 1332/0. Se la coppia XAU/USD vi rompesse al di sotto, potrebbe tornare nell’area 1327,40-1326,40. Gli orsi dovranno catturare questo campo strategico per poter guadagnare slancio e tentare un attacco alla zona 1321,60-1320.