EUR/USD
L’Euro è sceso di nuovo la scorsa settimana, e ora fa tutto tranne assicurarci di veder testato il livello 1,05 in tempi relativamente brevi. Credo che alla fine vi romperemo al di sotto, ma non credo necessariamente che accadrà tutto in una volta. I rally che mostrano segnali negativi continueranno ad essere opportunità di vendita, e una rottura al di sotto del livello 1,05 dovrebbe far cercare la parità a questa coppia.
NZD/USD
Il Dollaro neozelandese è sceso in modo significativo durante il corso della settimana, imbattendosi nel livello 0,70. Questa chiaramente è un’area che ha una certa rilevanza psicologica, ma è anche un’area che si è dimostrata importante in passato. Poiché il Dollaro australiano contemporaneamente sta scendendo, credo sarà solo questione di tempo prima che rompa al ribasso, e muoversi al di sotto del livello 0,70 potrebbe aprire le porte ad un movimento giù verso la maniglia 0,68.
GBP/USD
Anche la Sterlina inglese è scesa durante la settimana, con il Dollaro statunitense che rimane sovrano. Credo che il mercato continuerà a scendere, ma non per vedere la massiccia svendita che abbiamo visto in precedenza. Credo che il mercato si muoverà in direzione della maniglia 1,21, ma potrebbe essere un po’ agitato lì giù. I rally e i segnali negativi rimangono i miei modi preferiti per vendere questo mercato.
USD/JPY
Il Dollaro statunitense è letteralmente esploso contro lo Yen giapponese, raggiungendo il livello 110 venerdì. Credo che il trend in generale continuerà, ma siamo un po’ troppo sovraccarichi. Per questo sono in cerca di pullback che mostrino segni di supporto al di sotto per poter trarre vantaggio di ciò che sento essere una massiccia inversione di trend dopo le elezioni a sorpresa di Donald Trump.