Il mercato del petrolio greggio WTI è stato straordinariamente volatile nel corso delle ultimme due settimane. Ha senso, visto che il mercato ha reagito ai commenti dall’OPEC e alle voci di un possibile taglio alla produzione. L’idea è che dovrebbero essere in grado di far scendere l’offerta nel mercato per far muovere il prezzo, ma il maggior problema che ha ora l’OPEC è che sono rimasti solo loro. Francamente, qualsiasi taglio alla produzione avrà risultati limitati, con gli Stati Uniti e il Canada che continueranno felicemente ad estrarlo. Inoltre, ci sono i russi che potrebbero aumentare l’estrazione e gli iraniani che hanno già suggerito che non prenderanno parte al taglio. In altre parole, sitratta di quan questionne dibattuta.
Dollaro statunitense
In generale il Dollaro statunitense continua a rafforzarsi, e questo va a sfavore anche del valore del greggio. Dopo tutto, serviranno quantità inferiori di quei forti Dollari per acquistare petrolio. Nelle ultime due settimane abbiamo formato delle shooting star, perciò credo sarà solo questione di tempo prima di scendere al cruciale livello 43$. Al di sotto, il livello successivo di supporto è stata la maniglia 40$, e penso che alla fine vi giungeremo. A quel punto il mercato dovrà decidere se potrà continuare o meno a scendere. Personalmente, credo di sì, sulla base del fatto che abbiamo già rotto al di sotto di una significativa linea di trend rialzista.
Se da qui ci rafforzassimo, non mi sentirei sicuro ad acquistare petrolio greggio WTI fin quando non avremo superato la maniglia 50$. Penso che servirà parecchio per farlo, dunque penso ancora che il modo più semplice di trattare questa coppia sarà verso il lato ribassista durante il mese. Guardo ai rally come a potenziali opportunità di vendita.