L’oro ha chiuso la settimana in perdita di 23,01$ a quota 1159,20$ l’oncia, sotto pressione a causa di un aumento della propensione al rischio e delle prospettive di tassi d’interesse più elevati. Le prospettive di ulteriori aumenti dei tassi d’interesse il prossimo anno continuano a dare supporto al Dollaro statunitense, e un rafforzamento dei titoli azionari ha ridotto la domanda di beni rifugio. Gli ultimi dati dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) ha mostrato che gli investitori speculativi del Chicago Mercantile Exchange hanno ridotto le loro posizionni lunghe nette sull’oro a 136.380 contratti, contro i 151.570 della scorsa settimana.
L’evento principale della settimana sarà il meeting della Federal Reserve, che inizierà martedì. I traders considerano l’aumento degli interessi passivi una certezza, per questo l’attenzione ora si è spostata sulla possibilità o meno che la banca centrale americana dia indizi su un ulteriore giro di vite alla politica monetaria nel 2017. A differenza dello scorso anno, la Fed potrebbe sembrare più cauta. Originariamente aveva detto che avrebbe applicato quattro aumenti dei tassi d’interesse quest’anno, per poi lasciarli invariati in un intervallo fra lo 0,25% e lo 0,50%.
Scambiare al di sotto delle nuvole di Ichimoku sugli intervalli settimanale, giornaliero e a 4 ore indica che permangono i rischi nel lato ribassista. Abbiamo anche un incrocio negativo fra le linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde) su quasi tutti gli intervalli. Se la coppia XAU/USD non riuscirà a riprendersi in fretta e a risalire oltre il 1165/0, il mercato avrà la tendenza a visitare la regione 1148/5, che emerge come ovvio supporto chiave. Tuttavia, per poter arrivare lì gli orsi dovranno trascinare i prezzi al di sotto del 1154/3. È possibile che la coppia XAU/USD continuerà ad avere tendenze negative, se il supporto al 1148/5 cedesse. In tal caso, il 1138/4 e il 1123 saranno i prossimi possibili target. Per quanto riguarda il lato rialzista ci saranno ostacoli come al 1173/1 e al 1182/79. Una chiusura oltre il 1182 potrebbe portare alla copertura di posizioni short, e di conseguenza potremmo vedere un test della zona 1191/88. Penetrare questa barriera potrebbe prolungare lo slancio rialzista e aprire la strada al 1197/5.
Una volta oltrepssato questo, potremmo vedere una spinta verso il 1208/5.
