Petrolio Greggio WTI
Il mercato del petrolio greggio WTI ha rotto al di sopra del livello 50$ durante la sessione di giovedì, mentre continuiamo a vedere parecchia pressione rialzista dovuta al taglio della produzione dell’OPEC. Penso che parte di questo sia dovuto al fatto che la Russia è andata avanti decidendo di aderire, ma francamente non ha tagliato molto. Credo ancora che quelo dell’eccesso di scorte sarà un problema nel lungo periodo, ma nel frattempo la reazione a catena mostra chiaramente parecchia forza. È praticamente impossibile vendere, a questo punto, almeno finché non chiuderemo ben al di sotto del fondo della precedente linea di trend rialzista, che essenzialmente è il livello 49,50$. Una rottura al di sopra del top della candela potrebbe far salire il mercato, ma personalmente sarei un po’ preoccupato per la condizione di ipercomprato nella quale ci troviamo. In alternativa, se tornassimo al livello 50$ e trovassimo suppoorto, avrebbe tempo, forse, cogliere opportunità d’acquisto nel breve periodo fuori dal mercato.
Gas Naturale
I mercati del gas naturale sono saliti durante la giornata, muovendosi verso il livello 3,50$. Trattandosi di un numero ampio, tondo e psicologicamente significativo l’area ha offerto resistenza, come c’era da immaginarsi. A questo punto il mercato si trova in condizione di ipercomprato, e io non mi sentirei a mio agio ad andare long. Penso che per costruirci sufficiente slancio da sostenere questo rally servirà un pullback almeno al livello 3,50$. Credo ancora che l’eccesso di offerta sia un problema che colpirà i mercati, poiché più sale questo mercato e più il gas naturale farà gola alle trivelle statunitensi e canadesi.
Una rottura al di sotto della precedente linea di trend rialzista è chiaramente un segno negativo, ma non credo avverrà a breve. O più probabilmetne, vedremo un pullback e opportunità di acquisto nel breve periodo verso il lato rialzista.