Giovedì i prezzi dell’oro sono scesi per la terza sessione consecutiva attestandosi al loro livello più basso dal 2 febbraio, con il Dollaro statunitense che ha esteso il rally. Ieri il supporto al 1134 inizialmente ha retto, ma abbiamo finito per rompere al ribasso e testare il livello 1123 come previsto. Sul ronte dei dati economici, l’ultima lettura dell’indice dei prezzi al consumo è risultata in linea con le aspettative. La Federal Reserve Bank di Filadelfia ha riportato un aumento del proprio indice di attività manifatturiera da 7,6 del mese scorso a 21,5.
Sugli intervalli settimanale e giornaliero i prezzi rimangono al di sotto della nuvola di Ichimoku, a suggerire che il trend nel complesso è negativo. Inoltre, anche l’allineamento negativo delle linee di Tenkan-Sen (media moblie a nove periodi,linae rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde) su entrambi i grafici va a supporto di questa teoria. Se la coppia XAU/USD scendesse al di sotto del supporto 1127/3, a quel punto il mercato avrà la tendenza a scendere ulteriormente. In tal caso, i livelli 1117 e 1114 probabilmetne saranno le prossime fermate. Una rottura al di sotto del 1114 mi farebbe pensare che gli orsi punteranno al 1111.
D’altra parte, se i tori riuscissero a trattenere il mercato oltre il 1127/3, non escluderei la possibilità di una spinta verso il precedente supporto, nella zona 1138/4. I tori dovranno attraversare quella barriera per poter guadagnare slancio e tentare l’attacco al 1148/5. Oltrepassare il 1148 potrebbe segnalare una corsa al 1154/3.