I prezzi dell’oro hanno chiuso la settimana in aumento di 22,31$ a 1172,61$ l’oncia, con un calo del Dollaro che ha tolto pressione sul metallo prezioso. La coppia XAU/USD veniva scambiata ad un massimo di 1185$, ma venerdì ha restituito parte dei profitti dopo che i dati di dicembre sull’occupazione negli Stati Uniti hanno mostrato un rallentamento nelle assunzioni, ma la più forte crescita dei salari dal 2009. I verbali del meeting del 13-14 dicembre della Federal Reserve hanno mostrato che il rischio maggiore per le previsioni economiche era un continuo calo del tasso di disoccupazione, che potrebbe far aumentare l’inflazione. Secondo quanto si legge nei verbali, “Pur considerando opportuno un approccio graduale al consolidamento della politica, i partecipanti hanno sottolineato la necessità di modificare il percorso della politica di pari passo con l’evoluzione delle condizioni economiche. Hanno indicato una serie di rischi che, qualora si verificassero, potrebbero portare ad un percorso della politica diverso rispetto a quanto previsto”. L’oro ha rimbalzato di quasi il 4,45% dal minimo del mese scorso di 1122,55$.
I funzionari della Fed dicono che se l’inflazione aumentasse, non esiteranno a cambiare marcia per assicurare di raggiungere gli obiettivi a lungo termine della Fed. Tuttavia, c’è ancora molta incertezza riguardo l’amministrazione entrante di Trump, e penso che questo potrebbe dare temporaneamente tregua all’oro, nonostante sia probabile che i prezzi che i prezzi dovranno scontrarsi con parecchia resistenza nell’area 1212,60-1230,55, dove si sovrappongono le nuvole settimanale e giornaliera di Ichimoku. Sull’intervallo a 4 ore la coppia XAU/USD viene scambiata al di sopra delle nuvole di Ichimoku, e l’allineamento positivo delle linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde) indica che i tori sono all’attacco. D’altra parte, il mercato si muove ancora al di sotto delle nuvole sugli intervalli settimanale e giornaliero, a suggerire che permangono i rischi nel lato ribassista per il medio periodo.
Con questo, non mi aspetto un movimento troppo al di fuori dell’intervallo 1200-1145 nel breve periodo. Penso che penetrare questo livello potrebbe dare ai tori la forza in più di cui hanno bisogno per visitare il 1190,50. Una chiusura oltre il 1190,50 mi farebbe pensare che la coppia XAU/USD è sulla strada giusta per testare il 1200. L’area 1208/5 è la resistenza chiave che i tori dovranno conquistare se vogliono sfidare gli orsi sul campo di battaglia 1212,60-1218. Se la coppia XAU/USD non riuscisse a tornare oltre l’area 1179, finirà per scendere al supporto nei pressi del 1165. Al di sotto di questa, emerge la zona 1160-1156,50, in cui convergono le linee giornaliere di Tenkan-sen e Kijun-sen, e i ribassisti dovranno demolire questo supporto strategico per poter testare il 1248/5.
