I prezzi dell’oro sono scesi di 4,06$ martedì, estendendo le loro perdite alla seconda sessione consecutiva, poiché gli investitori hanno acquisito maggior sicurezza che la Federal Reserve possa aumentare i tassi d’interesse già da questo mese. la coppia AXU/USD veniva scambiata ad un minimo di 1247,66$ l’oncia dopo che i commenti duri da parte del presidente della Federal Reserve di New York William Dudley hanno fatto salire il biglietto verde. Dudley ha dichiarato: “Penso che la questione del giro di vite alla politica monetaria si sia fatta più stringente”. Il giorno prima, il presidente della Fed di Dallas Robert Kaplan aveva ripetuto la propria idea che i policy makers dovrebbero muoversi “prima, piuttosto che poi”, per evitare di rimanere dietro la curva dell’inflazione.
La coppia XAU/USD sta testando il supporto dell’area 1247/6 durante la prima parte della sessione asiatica. Sebbene il mercato abbia chiuso la giornata oltre questo supporto minore, il rischio di un movimento verso il 1243/2 rimane elevato, a meno che i prezzi non tornino oltre il 1252/0. Anche scambiare al di sotto delle nuvole di Ichimoku sugli intervalli a 30 minuti e 1 ora va a supporto di questa teoria. L’area 1243/2 è il primo campo strategico che gli orsi dovranno catturare per poter sfidare i rialzisti sul campo di battaglia 1238/5. Scendere attraverso il 1238/5 indicherebbe che la fermata successive sarà il 1231/29.
D’altra parte, se i tori riuscissero a difendere il summenzionato supporto (1243/2) e a spingere i prezzi oltre il 1252, a quel punto il 1258 e il 1261 potrebbero essere i target successivi. Poiché una rottura oltre il 1261 porterebbe i grafici del breve periodo a riallinearsi con gli intervalli a 4 ore e giornaliero, potremmo vedere una spinta al livello 1265. Una chiusura giornaliera oltre il 1265 prolungherebbe lo slancio rialzista e spianerebbe la strada verso il 1277,35-1275.