L’oro ha iniziato la settimana con una nota positiva, andando a testare il livello 1261$ dopo che i prezzi sono saliti oltre la zona 1252/0$, ma l’impossibilità di oltrepassare questa barriera ha pesato sul mercato. Di conseguenza, il metallo prezioso si è attestato al 1247,84$ l’oncia venerdì, chiudendo la settimana dove aveva iniziato. Apparentemente l’apprezzamento del Dollaro e il rinnovato interesse per i titoli azionari ha portato pressione negativa sul prezzo del metallo prezioso; ad ogni modo, l’inizio ufficiale della Brexit e le elezioni presidenziali francesi in arrivo probabilmente daranno supporto all’oro nel medio periodo.
Gli ultimi dati dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) hanno mostrato che gli investitori speculativi del Chicago Mercantile Exchange hanno aumentato le loro posizioni lunghe nette sull’oro portandole a 137.820 contratti, contro i 116.252 della settimana precedente. Scambiare al di sopra degli intervalli giornaliero e a 4 ore indica che la coppia XAU/USD probabilmente continuerà a trarre beneficio dalle previsioni positive per il medio periodo, ma come ho detto la scorsa settimana, non sarà facile, con il mercato che risiede all’interno dei confini della nuvola settimanale. Anche l’allineamento negativo delle linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde) sugli intervalli settimanale e a 4 ore va a supporto di questa teoria.
Una chiusura giornaliera oltre il 1261 aiuterebbe l’oro, ma per potervi arrivare i tori dovranno abbattere le resistenza nei paraggi, come al 1252 e al 1255. Se i tori prenderanno le redini e spingeranno i prezzi oltre il 1265, il mercato punterà poi al 1277,35-1276. Penetrare questa barriera implicherebbe che la coppia XAU/USD è pronta a testare il livello 1292. Se il mercato non riuscisse a tenersi oltre il 1242/39, cercherei ulteriormente il lato ribassista con i livelli 1235,30 e 1231 come target. Gli orsi dovranno spingere i pressi al di sotto del 1231 per poter tentare un attacco al 1227/5. Una chiusura al di sotto del 1225 spianerebbe la strada alla zona 1220/18, che in passato ha agito sia come supporto che come resistenza.