Venerdì i prezzi dell’oro si sono attestati a 1255,13$ l’oncia, guadagnando lo 0,55% sulla settimana, con le preoccupazioni geopolitiche che hanno fatto aumentare il desiderio di diversificazione di beni rifugio. La coppia XAU/USD ha toccato il suo livello più alto dal 10 novembre, dopo che gli Stati Uniti hanno lanciato dei missili su una base aerea siriana. I rischi geopolitici generalmente fanno salire parecchio i prezzi dell’oro, ma le attuali condizioni di mercato (la forza del Dollaro americano e la flessibilità delle borse) limitano l’interesse per il metallo prezioso.
Alcuni credono che i poco positivi non-farm payroll della scorsa settimana, che hanno mostrato la creazione di 98.000 nuovi posti di lavoro a marzo, daranno alla Fed meno sicurezza che l’economia è abbastanza forte da sopportare tassi d’interesse più alti, ma io non penso che un singolo rapporto possa cambiare i loro piani. Gli ultimi dati dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) hanno rivelato che gli investitori speculativi del Chicago Mercantile Exchange hanno aumentato le loro posizioni lunghe nette sull’oro portandole a 155.436 contratti, dai 137.820 della settimana prima. Parlando strettamente in base ai grafici, il trend del medio periodo rimarrà rialzista fin quando il mercato verrà scambiato al di sopra delle nuvole giornaliere di Ichimoku. Anche l’allineamento positivo delle linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde) sui grafici settimanale, giornaliero e a 4 ore, va a supporto di questa teoria.
Tuttavia, l’alta ombra superiore della candela di venerdì implica che i tori dell’oro potrebbero perdere forza dopo la forte pressione alla vendita vista recentemente, incontrata oltre il livello chiave di resistenza 1261. Se la nuvola di Ichimoku sull’intervallo a 4 ore non riuscisse a trattenere il mercato i prezzi probabilmente scenderebbero verso l’area 1242/39. Gli orsi dovranno abbattere questo supporto per poter tentare di attaccare il 1235,30 (top della nuvola giornaliera). Una rottura al di sotto del 1235,30 potrebbe portare ad ulteriore debolezza e ad un test del livello 1231. Per quanto riguarda il lato rialzista, la zona 1265/1 emerge come ovvia resistenza chiave. Una chiusura giornaliera oltre questa barriera aiuterebbe senz’altro l’oro, e sarebbe il segnale che i tori sono pronti ad attaccare la resistenza nella zona 1277,35-1276. Una rottura oltre il 1277,35 potrebbe prolungare lo slancio rialzista e spianare la strada verso il 1292.