Lunedì i prezzi dell’oro sono scesi, con gli investitori che hanno ritirato i profitti dopo l’ultimo rally, che ha spinto il mercato al suo livello più alto in cinque mesi. I mercati azionari statunitensi hanno recuperato parte delle profonde perdite subìte la scorsa settimana, rendendo l’oro meno appetibile. L’aumento dell’oro registrato la scorsa settimana è stato alimentato dal crescere dei rischi geopolitici e dai commenti del Presidente Donald Trump sia sul Dollaro, definite troppo forte, che sui tassi d’interesse. Chiaramente, Trump non ha controllo sulla politica della Fed, e la banca centrale prevede ancora di aumentare i tassi d’interesse a giugno.
I prezzi si muovono nel lato rialzista sugli intervalli giornaliero e a 4 ore, inoltre abbiamo un incrocio positivo fra le linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde). È probabile che il mercato continuerà a beneficiare delle previsioni per il medio periodo, ma i grafici del breve periodo suggeriscono la probabilità di un test del 1277,35-1276, qualora le prese di profitto sul lato lungo continuassero anche oggi. La coppia XAU/USD si muove al di sotto della nuvola sull’intervallo a 30 minuti. Inoltre, è presente un incrocio negativo fra le linee di Tenkan-Sen/Kijun-Sen sugli intervalli a 1 ora e a 30 minuti.
Inoltre, tenete in conto la presenza di supporto minore nei pressi del 1281, dunque la coppia XAU/USD dovrà rompervi al di sotto per poter visitare il 1277,35-1276. Se quest’area non reggesse, il mercato avrà poi la tendenza a testare nuovamente i supporti al 1272 e 1269. Gli orsi dovranno trascinare il mercato al di sotto del 1269 per poter sfidare il 1265/1. Per quanto riguarda il lato rialzista, i tori dovranno rompere attraverso la resistenza in intra-day al 1289 per poter procedere all’area 1295/2. Se il mercato rompesse in modo convincente oltre il 1295, potremmo vedere una continuazione verso il 1308/4.