Lunedì i prezzi dell’oro sono scesi ad un minimo su un mese, con il Dollaro statunitense che ha continuato a rafforzarsi a seguito della retorica meno accomodante utilizzata nel meeting della Federal Reserve la scorsa settimana. Anche i profitti dei mercati azionari hanno diminuito l’appetibilità dell’oro. Lo S&P 500 il Dow industrial average sono saliti a massimi record, con un rimbalzo dei titoli tecnologici che ha incoraggiato gli investitori. Per questa settimana non sono previsti dati economici importanti negli USA, dunque probabilmente i discorsi dei funzionari della Federal Reserve occuperanno le prime pagine.
Da una prospettiva dei grafici, scambiare al di sotto della nuvola di Ichimoku sull’intervallo a 4 ore suggerisce che la coppia AU/USD è ancora vulnerabile al lato ribassista. Come ho sottolineato nella mia analisi giornaliera, c’è la possibilità che i prezzi testeranno la linea di trend rialzista del medio periodo prima di invertirsi. Tuttavia, fate attenzione, i prezzi si trovano proprio nei pressi della nuvola giornaliera, e il top della nuvola settimanale si trova al di sotto, al 1240.
Se la coppia XAU/USD trovasse supporto nelle vicinanze, mi aspetterei un rimbalzo verso la zona 1251/49. I tori dovranno spingere i prezzi oltre il 1251 per visitare il 1254. Una rottura oltre il 1254 precederebbe il 1260/59. D’altra parte, se i prezzi scendessero attraverso il 1240/39, cercate ulteriormente il lato ribassista con il 1236/5 e il 1232/0 come target. Una chiusura al di sotto del livello 1230 su base giornaliera suggerisce che gli orsi si stanno preparando a sfidare il 1225.