Ieri i prezzi dell’oro sono scesi dello 0,7% estendendo le loro perdite alla seconda sessione di seguito, con la rinnovata forza del Dollaro statunitense che ha fatto scendere la domanda di metallo prezioso. Dietro al calo di ieri del mercato c’è anche la vendita tecnica. La coppia XAU/USD inizialmente ha tentato la rottura oltre l’area 1289,10-1288, che avevo identificato come area chiave per il 1295,50$, ma alla fine non è riuscita a rompere il supporto strategico al 1282$. Di conseguenza, l’oro è stato scambiato ad un minimo di 1271,26$ l’oncia prima di risalire leggermente.
I prezzi rimangono al di sopra della nuvola di Ichimoku sull’intervallo a 4 ore, ma abbiamo un allineamento negativo delle linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde), e gli intervalli del brevissimo periodo (1 ora e 30 minuti) al momento sono negativi. Questi indicano la probabilità di un nuovo test dell’area 1271,50-1269, a meno che i prezzi non risalgano oltre l’area 1280-1277,35. Una rottura al di sotto del 1269 potrebbe apportare ulteriore pressione sul mercato e aprire le porte alla zona 1265,60-1263, dove risiede il fondo della nuvola di Ichimoku.
D’altra parte, se la coppia XAU/USD tornasse oltre il 1280, potremmo poi testare l’area 1283,62/1282. I tori dovranno spingere i prezzi oltre il 1283,62, che è anche la linea di Kijun-Sen sull’intervallo a 4 ore, dunque potrebbero avere un possibilità di muoversi verso il 1289,10-1288. Una chiusura oltre il 1289,10 su base giornaliera sarebbe un segnale positivo, e suggerisce che il mercato potrebbe tentare un nuovo assalto al 1295,50.