USD/JPY
Il Dollaro americano inizialmente è sceso contro lo Yen giapponese, continuando a vedere pressione ribassista, ma c’è del gap formato un paio di mesi fa che ora è stato colmato, e il mercato è andato a testare la media mobile esponenziale a 200 giorni. Non vi abbiamo ancora rotto al di sopra, ma penso che se riuscissimo a rompere oltre il top dell’intervallo per la sessione di giovedì, il mercato sarebbe pronto ad invertirsi e continuare a salire. Se così fosse, mi aspetto che poi verrà testato il livello 112, ed eventualmente saliremo ancora. In alternativa, se rompessimo sotto ai minimi di mercoledì, penso che poi il mercato andrà a cercare il livello di ritracciamento di Fibonacci al 61,8% appena al di sotto. In entrambi i casi mi aspetto volatilità, e dato che siamo usciti relativamente illesi dalla giornata di giovedì nonostante le elezioni in Regno Unito, l’annuncio della BCE e le udienze in Congresso, gli acquirenti potrebbero sentirsi un po’ più sicuri ora.
AUD/USD
Il Dollaro australiano inizialmente è sceso durante la giornata di giovedì, trovando però supporto alla precedente barriera di resistenza, per poi invertirsi e formare un martello. Per questo è probabile che gli acquirenti torneranno, e credo che un rottura oltre il top dell’intervallo per la sessione di giovedì porterà il mercato a cercare il livello di ritracciamento di Fibonacci al 61,8% al di sopra, che si trova appena al di sotto della maniglia 0,76. Infine, penso che vi romperemo al di sopra e poi andremo a cercare il livello 0,7750. Chiaramente servirà parecchio slancio per poter arrivare a quel livello, ma penso ci stiamo dirigendo proprio lì nel lungo periodo. Recentemente, abbiamo registrato minimi più alti, e questo è sempre un segnale positivo, che dovrebbe mandare un chiaro messaggio ai traders.