I prezzi dell’oro hanno chiuso la sessione registrando profitti limitati, poiché la domanda fisica e la caccia agli affari sono emerse dopo che il metallo prezioso ha toccato il suo livello più basso dal 9 maggio. L’oro ha trovato supporto grazie ai verbali del meeting di giugno della Federal Open Market Committee risultati leggermente accomodanti, e all’aumentare delle tensioni sulla penisola coreana. “Diversi partecipanti al mercato si sono detti preoccupati che i progressi verso il target del 2% per l’inflazione stabilito dal Committee stiano rallentando, e che potrebbe persistere un’inflazione debole” riportano i verbali della Fed. Sembra che la banca centrale statunitense inizierà a ridurre il proprio bilancio nel meeting di settembre, e aumenterà i tassi d’interesse per la terza volta a dicembre.
Dal punto di vista dei grafici, le previsioni per il breve periodo rimangono negative, poiché il mercato continua ad essere scambiato al di sotto delle nuvole di Ichimoku sugli intervalli giornaliero e a 4 ore. Inoltre, la Chikou-span (prezzo di chiusura spostato indietro di 26 periodi, linea marrone) si muove al di sotto della nuvola giornaliera. Questo suggerisce che permane un rischio al ribasso, ed è probabile un test dell’area 1208/5 (o addirittura 1196/4). Tuttavia, gli orsi dovranno trascinare i prezzi al di sotto dell’area 1218/5 per raggiungere il loro obiettivo.
Per quanto riguarda il lato rialzista, ci sono ostacoli come al 1228 e 1232-1230,50. Se la coppia XAU/USD riuscisse a penetrare all’interno della nuvola oraria, è possibile una spinta al rialzo. In tal caso, i livelli 1236 e 1240/39 potrebbero essere i target successivi. Una chiusura al di sopra del 1240 indicherebbe che il mercato è pronto a muoversi verso la nuvola giornaliera.