I prezzi dell’oro hanno chiuso a 1290,38$ l’oncia venerdì, salendo del 2,5% durante la settimana, con la recente volatilità dei mercati globali e la debolezza del Dollaro che hanno fatto salire i prezzi. Alcuni investitori hanno abbandonato le azioni e si sono riversati sul mercato dell’oro dopo lo scambio di minacce fra USA e Corea del Nord. Sul fronte dei dati economici, i dati per l’inflazione sono risultati più deboli del previsto, facendo scemare le probabilità di un aumento dei tassi d’interesse a settembre da parte della Fed. “Abbiamo il lusso di poter aspettare e vedere cosa succederà … prima di decidere in che direzione mandare la politica monetaria” ha dichiarato venerdì il presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari.
Sembra che i rischi geopolitici e sempre minori aspettative di vedere riforme volte alla crescita da parte dell’amministrazione Trump, continueranno a dare supporto all’oro. Gli ultimi dati dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) hanno mostrato che gli investitori speculativi del Chicago Mercantile Exchange hanno aumentato le loro posizioni lunghe nette sull’oro portandole a 148.837 contratti, contro i 129.672 della settimana precedente. I grafici per il medio periodo sono positivi, con il mercato che viene scambiato al di sopra delle nuvole di Ichimoku settimanale e giornaliera. Inoltre, abbiamo un allineamento positivo delle linee di Tenkan-sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde), e la Chikou-span (prezzo di chiusura spostato indietro di 26 periodi, linea marrone) si trova oltre i prezzi.
Per quanto riguarda il lato rialzista, la zona 1296/5 emerge come ovvia resistenza e i tori dovranno conquistare questo punto strategico per raccogliere slancio e muoversi verso il 1308/4. Una chiusura oltre il 1308 su base giornaliera indicherebbe che la coppia XAU/USD può estendere i profitti. In tal caso, cercate ulteriormente il lato rialzista con i livelli 1312 e 1319 come target. Tuttavia, se la resistenza al 1296/5, che ha bloccato i tori ad aprile e giugno, rimanesse intatta, il mercato potrebbe tornare al 1282/0 o al 1274/1 prima di tornare a salire. Una rottura al di sotto del 1272 potrebbe portare ad un ritiro dei profitti sul lato lungo e spianare la strada al 1263/0.