Venerdì i prezzi dell’oro si sono attestati a 1291,46$ l’oncia guadagnando lo 0,6% sulla settimana, dopo un calo dell’indice del Dollaro che ha portato supporto al metallo prezioso. Sul biglietto verde hanno pesato i deboli dati economici dagli USA e le preoccupazioni per le capacità di Donald Trump di realizzare le riforme promesse volte alla crescita, così come per la sua leadership aggressiva. Gli ultimi dati dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) hanno rivelato che i trader speculativi del Chicago Mercantile Exchange hanno aumentato le loro posizioni lunghe nette sull’oro da 208.438 contratti, contro i 187.734 della settimana prima.
I rialzisti dell’oro stanno mantenendo un controllo saldo dei grafici dal punto di vista tecnico. La coppia XU/USD viene scambiata al di sopra delle nuvole di Ichimoku sugli intervalli settimanale e giornaliero. Inoltre, la linea di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde) sono positivamente allineate, e la Chikou-span (prezzo di chiusura spostato indietro di 26 periodi, linea marrone) si trova oltre i prezzi.
Nonostante il quadro positive, i tori dovranno oltrepassare la barriera nell’area 1296/2 per potersi dirigere poi al 1308/4. Se la coppia XAU/USD riuscisse a rompere oltre il 1308, è probabile che procederemo al 1320/19. Nel suo percorso verso l’alto, mi aspetto di vedere resistenza al 1312. Tuttavia, se il mercato non riuscisse ad ancorarsi oltre il 1296 e I prezzi chiudessero al di sotto del 1280, a quel punto i target successivi diventerebbero il 1274 e il 1265. Una rottura al di sotto del 1265 implicherebbe che il mercato probabilmente scenderà al 1250,40-1248, dove convergono il top della nuvola giornaliera e la linea settimanale di Kijun-Sen.