I prezzi dell’oro hanno chiuso la sessione di lunedì in aumento di 17,85$, favoriti da un calo dell’indice del Dollaro, che ha toccato un minimo su 15 mesi. Anche i problemi dell’amministrazione Trump e le recenti agitazioni nei mercati azionari mondiali stanno lavorando a favore del metallo prezioso. La coppia XAU/USD veniva scambiata ad un massimo di 1324,34$, con gli investitori che si sono allontanati da titoli azionari e cercato sicurezza nei beni rifugio a seguito del lancio del missile balistico sul Giappone.
All’inizio del mese avevo scritto che probabilmente l’oro avrebbe mantenuto un trend rialzista nel medio periodo sulla base degli sviluppi tecnici. Una chiusura oltre il livello 1296, che ad aprile e giugno aveva bloccato l’avanzata dei tori, suggerisce la presenza di maggior spazio di movimento verso l’alto. Tuttavia, tenete a mente che i prezzi si stanno muovendo entro i confini della nuvola mensile di Ichimoku, dunque potrebbe essere un percorso agitato.
Per quanto riguarda il lato rialzista, è presente della resistenza che si estende dal 1324 al 1327,50. I tori dovranno produrre una chiusura giornaliera oltre questa barriera per potersi dirigere verso il picco di 1337,16, toccato il 9 novembre. Se fallissero, tuttavia, avremmo un ritiro dei profitti e un test del 1312-1311,50. Se la coppia XAU/USD non riuscisse a mantenersi oltre il 1311,50, il mercato a quell punto potrebbe continuare a scendere verso la nuvola oraria. In tal caso, i livelli 1308 e 1304 potrebbero essere le fermate successive.