Lunedì i prezzi dell’oro sono scesi di 8,59$ l’oncia, con un allentamento delle tensioni fra Stati Uniti e Corea che ha aumentato l’appetibilità di asset più rischiosi. Il supporto al 1280$ inizialmente ieri ha retto, ma alla fine è stato infranto. Il mercato è sceso a testare il livello 1271$ come previsto. Gli investitori aspetteranno i dati sulle vendite al dettaglio, previsti per la tarda giornata di oggi.
Oggi i prezzi continuano a risentire della pressione ribassista dalle nuvole di Ichimoku, con un allineamento negativo fra le linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde) sugli intervalli a 1 ora e 30 minuti, ma i tori stanno tentando di mantenere il mercato oltre l’area 1274/1. Se il mercato non si riprendesse e tornasse oltre la zona 1282/0, questo supporto sarebbe in pericolo. Una rottura al di sotto di quest’ultimo porterebbe con sé il rischio di un movimento verso la nuvola a 4 ore. Gli orsi dovranno trascinare i prezzi al di sotto del 1265/2 per aumentare la pressione e tentare un attacco al 1255.
Se i prezzi riuscissero ad ancorarsi oltre il 1182, d’altra parte, sarebbe un segnale positivo. In tal caso, cercate ulteriormente il lato rialzista con i livelli 1288-1286,46 e 1292 come target. La coppia XAU/USD dovrà spingersi attraverso il 1292 per poter guadagnare slancio per il 1296, che è la successiva solida resistenza sui grafici.