La differenza fra il successo e il fallimento nel Forex trading dipende maggiormente dalle coppie di valute che decidete di negoziare ogni settimana, piuttosto che dai singoli metodi utilizzati per determinare le entrate e le uscite. Ogni settimana analizzeremo i fondamentali, il sentimento di mercato e le posizioni tecniche per determinare quali coppie valutarie avranno una probabilità più alta di produrre le più semplici e redditizie opportunità di trading questa settimana. In alcuni casi si tratterà di scambiare seguendo il trend, in altri di fare trading sui livelli di supporto e resistenza nei mercati con intervalli più estesi.
Quadro Generale
La settimana scorsa avevo previsto che probabilmente i trades migliori della settimana sarebbero stati andando long su Yen giapponese, e Franco svizzero, e short sul Dollaro statunitense. Il risultato complessivo è stato positivo: la coppia USD/JPY è salita dello 0,11%, ma la coppia USD/CHF ha perso lo 0,90% portando ad un profitto medio dello 0,40%.
L’evento principale della scorsa settimana è stato il summit dei banchieri centrali a Jackson Hole, iniziato proprio in chiusura di settimana. Gli interventi di Janet Yellen e Mario Draghi erano attesi con ansia. Il discorso della Yellen non è stato duro nei confronti del Dollaro, cosa che ne ha innescato una perdita di valore, mentre l’intervento di Draghi non è riuscito a far scendere il valore dell’Euro, e la moneta unica è salita in modo piuttosto forte, a toccare un massimo di presso su due anni e mezzo.
Il calendario economico di questa settimana sarà dominato dai diversi dati in uscita dagli States, principalmente i Non-Farm Payroll venerdì, che in genere sono il secondo motore più importante a far muovere il mercato Forex.
Nel quadro attuale, vedo le migliori probabilità di trading andando long sull’Euro e short su Dollaro statunitense.
Analisi Fondamentale e Sentimento di Mercato
il sentimento di mercato prevalente nel mercato in questo momento è negatività per il Dollaro, alimentata dal persistente mercato ribassista sul Dollaro nel lungo periodo, e dalla relativa debolezza della retorica della Yellen e dei dati economici. Questo appare in linea con il trend del mercato nel lungo periodo, dunque il mercato appare relativamente stabile. Se i dati economici durante la settimana saranno deludenti, il trend dovrebbe estendersi ulteriormente, e la linea di minor resistenza è contro il biglietto verde.
Analisi Tecnica
U.S. Dollar Index
Questo indice ha stampato una candela negativa, con un chiaro stoppino superiore, sebbene è da notare che l’intervallo non è ampio. È in atto un chiaro trend ribassista nel lungo periodo e il prezzo ha stampato nuova resistenza al di sopra, sempre seguendo la linea negativa del trend dominante. Il vecchio livello di resistenza al 12012 è stato decisamente rifiutato, ma ha retto. Sembra probabile che il movimento ribassista continuerà.
EUR/USD
Questa coppia ha stampato un’ampia engulfing candle rialzista, con chiusura vicino ai suoi massimi e registrando un nuovo massimo di prezzo su due anni e mezzo. Il prezzo ha rotto al di fuori di una linea di trend ribassista nel medio periodo che finora aveva retto, e ora viene scambiata in un’area di prezzo che non toccava da tempo. C’è poco a trattenere in basso il prezzo, forse l’ampio e psicologicamente importante numero tondo 1,2000. L’ultima volta che il prezzo è stato in quest’area, è sceso velocemente, dunque ci sono buone probabilità che possa salire altrettanto velocemente.
Oro
La scorsa settimana l’oro aveva stampato una candela doji dopo aver rifiutato il livello di resistenza chiave 1295,90$, che aveva retto per diversi mesi e ha già prodotto un doppio top. Pensavo che questo potesse essere l’inizio di un’importante inversione ribassista, ma non è stato così. Il prezzo questa settimana si è rifiutato di scendere, e nonostante la resistenza stesse continuando a reggere attualmente una rottura sembra molto più un’inversione. Si osservi con molta attenzione la price action su intervalli di tempo più brevi.
Conclusioni
Rialzista sull’Euro; ribassista sul Dollaro statunitense.