La differenza fra il successo e il fallimento nel Forex trading dipende maggiormente dalle coppie di valute che decidete di negoziare ogni settimana, piuttosto che dai singoli metodi utilizzati per determinare le entrate e le uscite. Ogni settimana analizzeremo i fondamentali, il sentimento di mercato e le posizioni tecniche per determinare quali coppie valutarie avranno una probabilità più alta di produrre le più semplici e redditizie opportunità di trading questa settimana. In alcuni casi si tratterà di scambiare seguendo il trend, in altri di fare trading sui livelli di supporto e resistenza nei mercati con intervalli più estesi.
Quadro Generale
La settimana scorsa avevo previsto che probabilmente i trades migliori della settimana sarebbero stati andando long su GBP/USD e long sullo S&P 500 in termini di Dollari statunitensi. Il risultato nel complesso è stato positivo, perché anche se la coppia GBP/USD è scesa dello 0,70%, l’indice S&P 500 è salito dello 0,83% producendo una piccola vincita dello 0,06%.
Nell’ultima settimana il mercato Forex si è invertito ed è tornato a muoversi di nuovo a favore del Dollaro, contro il trend ribassista del lungo periodo del biglietto verde. A fare notizia è stata l’approvazione del piano di bilancio dal Senato degli Stati Uniti, mezzo per portare avanti i tagli fiscali pianificati dall’amministrazione Trump, che è andato a favore del Dollaro e del mercato azionario statunitense. Al centro di questa settimana avremo i dati sul PIL in arrivo dagli USA venerdì, e gli input previsti dalla Banca Centrale Europea e dalla Bank of Canada.
Il mercato azionario statunitense sta registrando ancora nuovi massimi record, segnale sempre positivo, questo. Nel quadro attuale, per questa settimana vedo le migliori probabilità di trading andando long sul Dollaro statunitense contro lo Yen giapponese e il Dollaro neozelandese, e long sullo S&P 500 in termini di Dollari statunitensi.
Analisi Fondamentale e Sentimento di Mercato
Al momento, il sentimento è piuttosto positivo nei confronti del Dollaro statunitense e dei titoli azionari, dopo un miglioramento delle previsioni riguardo il possibile successo del piano di tagli fiscali del Presidente Trump. Poiché non sono previsti annunci importanti fino a mercoledì, probabilmente il sentimento rimarrà invariato almeno fino a quel giorno. In Giappone, si è riconfermato il primo ministro Shinzo Abe ed il Dollaro ha toccato un massimo su tre mesi contro lo Yen.
Il sentimento è stato molto negativo sul Dollaro neozelandese dopo il risultato dei negoziati per la coalizione, che hanno portato ad una coalizione laburista.
Analisi Tecnica
Indice del Dollaro statunitense
L’indice ha stampato una inside candle rialzista abbastanza ampia, sfidando il trend ribassista del lungo periodo mostrato nel grafico. La chiusura è stata molto vicina ai massimi, oltre il prezzo di 13 settimane fa. Questo, tecnicamente, invalida il trend ribassista del lungo periodo. Sembra che presto il livello di resistenza 12012 finirà sotto pressione. Un’altra settimana positiva sarebbe uno sviluppo importante che potrebbe segnalare l’inizio di un nuovo trend rialzista nel lungo periodo, o, più probabilmente, di un periodo di consolidamento e incertezza alla fine del recente trend ribassista.
USD/JPY
Sebbene la volatilità rimanga piuttosto bassa, questa coppia sta iniziando ad essere interessante, con la rottura dall’intervallo nel quale è rimasta bloccata per un lungo periodo. La candela settimanale ha chiuso ai massimi, oltre l’area di resistenza appena al di sotto del 113,00. Si tratta della chiusura più alta delle ultime 14 settimane, e il prezzo ora si muove oltre i suoi livelli di 3 e 6 mesi fa. I segnali sono positivi, ma con la direzione della price action piatta degli ultimi mesi, consiglio cautela.
NZD/USD
La volatilità di questa coppia è stata parecchio elevate, e il trend delle ultime settimane è senza dubbio negativo. Tuttavia, dal grafico si può osservare che il prezzo sta oscillando, piuttosto che creando una tendenza nel lungo periodo. È presente un punto di flessione non molto al di sotto che potrebbe trattenere il prezzo, se raggiunto. Quest’area di possibile supporto inizia intorno allo 0,6850. Nel complesso, lo slancio ribassista del NZD è così forte che sembra continuerà almeno per qualche tempo.
S&P 500
Qui osserviamo di nuovo massimi record, e il grafico mostra quanto sia stato fortemente rialzista il trend. Non ci sono ragioni per non continuare ad essere positivi, nonostante i molti articoli della stampa che prevedono un imminente crollo del mercato. Si è parlato di questo per mesi mentre il mercato non ha fatto altro che continuare a salire, nonostante la volatilità piuttosto bassa. Fate trading con ciò che vedete, non con quello che dicono i giornali, e ciò che vediamo ora è un mercato fortemente rialzista.
Conclusioni
Rialzista su Dollaro statunitense e S&P 500; ribassista su Dollaro neozelandese e Yen giapponese.