USD/JPY
Il Dollaro statunitense è stato molto volatile durante la settimana, muovendosi verso il livello 114,50 prima di scendere, venerdì. Questo è un mercato che al di sopra ha parecchia resistenza, che si estende verso la maniglia 115. Fin quando non romperemo al di sopra di quest’ultima, sento che il mercato non sarà libero di salire. Nel frattempo, non mi sorprenderebbe vedere il mercato scendere, forse in direzione del supporto al livello 113, ed eventualmente il 112.
NZD/USD
Il Dollaro neozelandese ha oscillato durante la scorsa settimana, e penso che ora stiamo tentando di formare un’area di consolidamento. Il livello 0,70 al di sopra fornirà resistenza proprio come il livello 0,68 al di sotto fornirà supporto. A meno che non cambi qualcosa, non mi sorprenderebbe vedere questo mercato oscillare in consolidamento durante le prossime due settimane. Tuttavia, una volta rotto al di fuori dell’intervallo sono disposto a seguire il mercato indipendentemente dalla direzione.
EUR/USD
La coppia EUR/USD inizialmente ha aperto la settimana positivamente, ma Mario Draghi ha avuto un atteggiamento molto accomodante durante la conferenza stampa di giovedì, e da quel momento abbiamo rotto al di sotto di supporto vitale. Sull’intervallo giornaliero, abbiamo rotto al di sotto della neckline della formazione Testa e Spalle, segno chiaramente negativo. Penso dunque che la pressione ribassista del breve periodo abbia il controllo del mercato, ma col tempo mi aspetto di veder tornare gli acquirenti, nei pressi della maniglia 1,13.
DAX
Inizialmente l’indice Tedesco è sceso durante la settimana, ma il calo della coppia EUR/USD suggerisce che i tedeschi potranno vendere i loro prodotti ad un prezzo inferiore. Il mercato probabilmente salirà, e un pullback dovrebbe essere un’opportunità di acquisto, soprattutto se il livello 13.000€ offre supporto. Penso che alla fine il mercato si muoverà verso la maniglia 13.500€, e sospetto che anche se sarà agitato, gli acquirenti torneranno più e più volte.