Venerdì i prezzi dell’oro si sono attestati a 1288,31$, soffrendo una perdita dello 0,29% sulla settimana, con la forza dei titoli globali che ha inciso sull’appetibilità del bene rifugio. A coppia XAU/USD ha aperto la settimana scendendo, ma il previsto supporto nell’area 1274/1 è entrato in gioco e ha impedito al mercato di scendere ulteriormente, spingendolo di nuovo al 1296/2. I mercati stanno già mettendo in conto quasi il 100% di possibilità che la Fed aumenterà i tassi durante il suo prossimo incontro a dicembre, ma i verbali dell’ultimo meeting Fed hanno mostrato che alcuni funzionari ritengono che l’inflazione potrebbe rimanere debole più a lungo del previsto (una possibilità che mi fa pensare che saranno gli sviluppi sull’inflazione, più che quelli del mercato del lavoro, a determinare il numero di tassi d’interesse nel 2018.
Dal punto di vista dei grafici, ci sono un paio di cose alle quali fare attenzione. La coppia XAU/USD si muove al di sopra delle nuvole di Ichimoku sugli intervalli settimanale e a 4 ore. Le linee di Tenkan-sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde) sono positivamente allineate. Vale la pena menzionare anche la lunga lower shadow sulla candela settimanale, poiché suggerisce che continua ad emergere interesse all’acquisto sui cali. D’altra parte, sul percorso dei tori c’è la nuvola giornaliera, e il mercato non è riuscito a rompere attraverso l’area 1296/2.
In altre parole, i tori dovranno far salire i prezzi oltre il 1296 per poter tentare la corsa al 1304. Se la coppia XAU/USD oltrepassasse il 1304, il mercato punterà poi al 1209, top della nuvola giornaliera. Per quanto riguarda il lato ribassista, c’è del supporto iniziale al 1283(2 seguito dal 1280-1278,60. Una rottura al di sotto del 1278,60 potrebbe portare con sé il rischio di un movimento verso il 1274/1. Gli orsi dovranno produrre una chiusura giornaliera al di sotto di quest’ultimo per raccogliere slancio per arrivare al 1265/0.