In oltre 5 sessioni di trading consecutive, i guadagni della sessione di ieri sono stati i più forti, dato che questa coppia si è mossa fortemente al livello di resistenza a 1,3600, il più alto in 3 mesi, e all'inizio delle negoziazioni di mercoledì la coppia ha mantenuto questo livello di resistenza psicologicamente importante e testato l’1,3610. Il grafico giornaliero per questa coppia mostra che è in situazione di ipercomprato e assisterà in qualsiasi momento a una mossa correttiva al ribasso, in particolare se ci fossero nuovi segnali relativi ai negoziati sulla BREXIT. I recenti guadagni di questa coppia sono stati avvantaggiati del calo degli Stati Uniti, dal momento che l'Indice del Dollaro ha raggiunto il livello più basso da settembre a 91,75 DXY, sotto pressione per il calo dei titoli del Tesoro USA, tra i timori che il passaggio della legge sul taglio delle imposte USA porterà rapidamente a un improvviso aumento dell'inflazione, costringendo il consiglio della Federal Reserve ad aumentare drasticamente i tassi nel 2018. Le aspettative di aumento del tasso federale non sono riuscite a dare slancio all'USD come di consueto. Le richieste di disoccupazione erano 245 mila la settimana scorsa, un livello storicamente basso. Separatamente, la lettura del PMI di Chicago è aumentata a 67,6 a dicembre, rispetto alla lettura precedente di 63,9. L'ultima lettura è stata la più alta per l'indice da aprile 2011.
È chiaro che la coppia è influenzata in modo forte ed efficace dalle consueguenza e dal percorso sui negoziati della Brexit. I negoziati sono entrati nella seconda fase; le relazioni commerciali, dopo un accordo quasi fatto per quanto riguarda i confini con l'Irlanda. Come ampiamente previsto, la Banca d’Inghilterra ha mantenuto il consenso del comitato per la politica monetaria guidato da Carney, l'attuale politica monetaria della banca con tasso di interesse allo 0,50% e il programma di acquisto di asset da 435 miliardi di sterline a sostegno dell'economia del Regno Unito che ha subito degli shock da quando c’è stato il voto del paese per lasciare l'UE. C’è stato anche l’annuncio sulla fiducia dei consumatori dagli Stati Uniti, che è scesa, ma ancora attorno ai suoi livelli più alti in 17 anni.
Tecnicamente, la coppia GBP/USD è in una mossa correttiva al rialzo stabilendosi sopra il picco di 1,35 e i livelli di resistenza successivi per questa coppia saranno a 1,3635 e 1,3720. Preferisco comunque vendere la coppia ad ogni rimbalzo verso l'alto, poiché i timori della BREXIT sono ancora in piedi e non saranno risolti presto. Sul lato ribassista, i livelli di supporto più vicini per la coppia sono attualmente a 1,3445 e 1,3360 e scenderanno fortemente nel caso in cui si muovesse sotto 1,3300.
Sul fronte dei dati economici, questa coppia attenderà un annuncio importante sul PMI delle costruzioni nel Regno Unito. Dagli Stati Uniti, ci sarà un annuncio sull'ISM manifatturiero e sull'indice di spesa pubblica, quindi un annuncio del verbale dell'ultima riunione della Federal Reserve. Il mercato monitorerà tutti gli aggiornamenti relativi alle negoziazioni sulla BREXIT, nonché le politiche interne ed esterne di Trump.