USD/JPY
Il dollaro statunitense è sceso in picchiata nel tardo martedì contro lo yen giapponese, e poi ha trascorso una parte della giornata di mercoledì cercando di cancellare quelle perdite. Il livello 107,50 è stato in passato un supporto significativo, mantenendo intatta l'area di consolidamento. Tuttavia, il calo sotto quel livello è stato ovviamente un segnale negativo, e da allora ci siamo rafforzati verso quell'area solo per voltarci e ricadere. La memoria di mercato impone che un precedente livello di supporto dovrebbe diventare resistenza in futuro, ed è esattamente quello che abbiamo visto. La candela giornaliera sembra un po' una shooting star nel fondo alla tendenza al ribasso, il che significa che continueremo a vedere questa coppia faticare. La coppia è sensibile alla propensione al rischio, ma, cosa più importante, sembra che il dollaro americano venga svenduto ovunque. Non ho alcun interesse ad acquistare questa coppia nel breve termine, ma riconosco che c'è un'enorme quantità di rumore sotto il livello 105.
AUD/USD
Il dollaro australiano è sceso significativamente durante la giornata di mercoledì, ma ha trovato abbastanza supporto appena sotto il livello 0,78 per girarsi e formare un enorme martello. Anche martedì questo è stato preceduto da un martello, il che suggerisce che continueremo a vedere molta volatilità ma anche i trader che entreranno per raccogliere il dollaro australiano ogni volta che cade. Credo che andremo verso il livello di 0,80 sopra, un'area che è importante sui grafici a lungo termine, essenzialmente un enorme "punto di pivot" che risale a decenni, almeno verso la fine degli anni '80. Il mercato avrà una resistenza che arriva fino al livello di 0,81, e se riusciremo a superare quel livello, credo che diventerà finalmente più una situazione di "buy-and-hold". Questo sarà particolarmente vero se l'oro scoppia al rialzo.