I prezzi dell'oro sono scesi per la seconda sessione consecutiva lunedì, con l'allentarsi delle tensioni geopolitiche che ha ridotto il fascino del metallo giallo. Lo XAU/USD è stato scambiato in un intervallo ristretto poiché i mercati di New York e Londra erano chiusi per le festività pubbliche. Il forte dollaro USA ha continuato a esercitare pressione sui prezzi sull'oro, ma le flessioni nei mercati azionari globali sono state di supporto.
Il trading al di sotto della nuvola giornaliera di Ichimoku suggerisce che gli orsi mantengono il controllo sui grafici giornalieri. Tuttavia, il mercato viene scambiato all'interno dei confini delle nuvole di Ichimoku sui grafici a 4 ore e orari, indicando scambi laterali a breve termine. Al rialzo, la resistenza iniziale si attesta a 1303,50, seguita da 1307,50-1306. Se il mercato supera il 1307,50-1306, la confluenza della Kijun-Sen giornaliera (media mobile a ventisei periodi, linea verde) e della media mobile a 200 giorni, cercate un ulteriore rialzo con 1311 e 1318/6 come obiettivi.
Gli orsi, d'altra parte, dovranno trascinare i prezzi al di sotto di 1297/6 ed eliminare il minimo di ieri per sfidare il 1292,50-1290 (il fondo della nuvola sul grafico a H4). Se questo supporto fosse rotto, il mercato sceglierà come target il 1287,40-1286. Una chiusura al di sotto di 1286 su base giornaliera incoraggerebbe i venditori, aprendo un percorso fino al 1282/1.