Il mercato ha iniziato la settimana sulla difensiva, subendo una perdita di 7,53$ l'oncia, poiché la forza del dollaro ha continuato a esercitare pressioni al ribasso sul prezzo dell'oro. All'origine del calo di ieri dello 0,57% dell'oro sono state anche alcune vendite basate su grafici. L'incapacità di sfondare la resistenza nell'area 1326,50$- 1325,60$ ha incoraggiato i venditori. I mercati azionari mondiali sono stati per lo più più solidi ieri mentre le azioni statunitensi sono diminuite. Questa settimana vede un diluvio di dati economici dagli Stati Uniti, incluso il rapporto mensile sui libri paga non agricoli. L'attenzione del mercato mondiale si rivolgerà anche all'incontro del Open Market Committee della Federal Reserve (FOMC) che prende il via oggi.
Anche se le prospettive a lungo termine sono ancora rialziste, i grafici a breve termine indicano che gli orsi hanno il vantaggio tecnico complessivo. Il mercato è scambiato al di sotto delle nuvole di Ichimoku sia sul grafico giornaliero che su quello a 4 ore. Le linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde) sono allineate negativamente. In basso, abbiamo il supporto tecnico chiave nella zona 1308/6. Se questo supporto venisse rotto, il mercato avrà come target il 1300-1296. Una chiusura al di sotto del 1296 su base giornaliera aprirebbe il rischio di caduta al 1261, la linea di tendenza ascendente.
Al rialzo, la resistenza iniziale si trova al 1318, seguita da 1322/0, l'area occupata dalla nuvola oraria. I tori devono alzare il prezzo sopra l'area 1326,50-1325,60 se non intendono rinunciare. Una chiusura giornaliera sopra quell’area ci spianerebbe la strada per un test del 1336/4 in quanto suggerisce che si sta attuando un fondo a breve termine.