Dopo la recente correzione, l’EUR/USD non ha superato quota 1,1215, a fronte dei risultati delle elezioni europee che hanno visto i partiti anti-UE accaparrarsi più seggi di quelli previsti. A causa di questa visione pessimistica dell’Unione Europea, la coppia ha ripreso il suo trend ribassista stabilizzandosi attorno ai 1,1180 al momento della scrittura. La scorsa settimana la coppia ha registrato il suo livello di supporto più basso in due anni ai 1,1106.
La moneta unica europea sta ancora monitorando i risultati delle elezioni europee. A causa delle continue guerre commerciali globali, i risultati dei dati economici evidenziano ancora le sofferenze dell’economia dell’eurozona guidata dalla Germania. I verbali dell’ultimo meeting della Federal Reserve hanno mostrato che alcuni membri della banca hanno espresso il volere di aumentare il tasso d’interesse, sostenendo maggiori guadagni per il dollaro USA e contribuendo alla continuazione della pressione ribassista della coppia.
La stabilità ribassista supporta la questione degli investitori riguardo al momento più appropriato per acquistare: questo dipenderà dal ritorno di fiducia nell'euro e dall'ottimismo per l'imminente risoluzione della controversia commerciale tra USA-Cina, che accresce la pressione sull'economia dell'Eurozona la quale dipende dalla produzione e dalle esportazioni. Gli indicatori tecnici stanno ancora confermando le aree di ipervenduto e la coppia è pronta per una correzione al rialzo.
Il dollaro USA ha aumentato i profitti perché è diventato più attraente per gli investitori come bene di rifugio sicuro dopo l’ultima minaccia di Trump di imporre ulteriori dazi su 200 miliardi di dollari di importazioni dalla Cina. L’euro non ha tratto vantaggio dall’alta inflazione della zona euro, perché i fattori per l’aumento sono ancora temporanei. Il dollaro ha guadagnato uno slancio più forte con i positivi numeri sul lavoro negli Stati Uniti, che hanno aggiunto un maggior numero di posti di lavoro rispetto alle previsioni, e un calo della disoccupazione al minimo su 49 anni.
Il Consiglio della Federal Reserve ha mantenuto i tassi d’interesse invariati come da aspettative, indicando che in presenza di segnali di rinnovata salute economica, sarà improbabile aumentare o diminuire i tassi d’interesse nei prossimi mesi. Allo stesso tempo l’inflazione è ancora insolitamente bassa.
Come abbiamo menzionato in precedenza, evidenziamo che la divergenza della situazione economica e la politica monetaria tra gli Stati Uniti e l’Eurozona resterà un elemento di grande influenza per qualsiasi possibilità di correzione rialzista per la coppia.
A livello tecnico: nell’analisi precedente ci siamo raccomandati di vendere la coppia da ogni livello ascendente. La coppia EUR/USD è ora al ribasso e i livelli di supporto più vicini per la coppia sono attualmente 1,1165, 1,1050 e 1,0975. Sul lato rialzista, l'economia negativa dell'Eurozona guidata dalla Germania ha indebolito ulteriormente l'opportunità di correzione. I livelli di resistenza attuali della coppia sono rispettivamente 1,1220, 1,1300 e 1,1380.
Sul fronte dei dati economici: il calendario economico di oggi si concentrerà sull'annuncio del rapporto della GFK sul clima di fiducia dei consumatori dalla Germania e l'offerta monetaria nell'Eurozona. Dagli Stati Uniti ci sarà un annuncio sulla fiducia dei consumatori.