Il dollaro americano è tuttora la valuta più forte e la stabile economia statunitense sostiene ancora la fiducia dei consumatori USA. L’euro sta ancora soffrendo e quindi il trend ribassista dell’EUR/USD rimane il più notevole, specialmente con un test al livello di supporto dei 1,1106 la scorsa settimana, il livello più basso per due anni, stabilizzandosi attorno ai 1,1165 al momento della scrittura. È aumentata la pressione sull’euro dopo una visione pessimistica dei risultati delle elezioni europee, in cui i partiti anti-UE hanno ottenuto più seggi di quanti ci si aspettava.
I risultati dei dati economici confermano ancora l’entità della sofferenza dell’economia europea a guida tedesca a causa delle continue guerre commerciali globali. I verbali dell’ultimo meeting della Federal Reserve evidenziano che alcuni membri della banca hanno espresso il volere di aumentare il tasso d’interesse, sostenendo maggiori guadagni per il dollaro USA e contribuendo alla continuazione della pressione ribassista della coppia.
La stabilità ribassista supporta la questione degli investitori riguardo al momento più appropriato per comprare: questo dipenderà dal ritorno di fiducia nell'euro e dall'ottimismo per l'imminente risoluzione della controversia commerciale tra USA-Cina, che accresce la pressione sull'economia dell'Eurozona la quale dipende dalla produzione e dalle esportazioni. Gli indicatori tecnici stanno ancora confermando le aree di ipervenduto e la coppia è pronta per una correzione al rialzo.
ll dollaro USA ha aumentato i profitti perché è diventato più attraente per gli investitori come bene di rifugio sicuro dopo l’ultima minaccia di Trump di imporre ulteriori dazi su 200 miliardi di dollari di importazioni dalla Cina. L’euro non ha tratto vantaggio dall’alta inflazione della zona euro, perché i fattori per l’aumento sono ancora temporanei. Il dollaro ha guadagnato uno slancio più forte con i positivi numeri sul lavoro negli Stati Uniti, che hanno aggiunto un maggior numero di posti di lavoro rispetto alle previsioni, e un calo della disoccupazione al minimo su 49 anni.
Il Consiglio della Federal Reserve ha mantenuto i tassi d’interesse invariati come da aspettative, indicando che in presenza di segnali di rinnovata salute economica, sarà improbabile aumentare o diminuire i tassi d’interesse nei prossimi mesi. Allo stesso tempo l’inflazione è ancora insolitamente bassa.
Come abbiamo menzionato in precedenza, evidenziamo che la divergenza della situazione economica e la politica monetaria tra gli Stati Uniti e l’Eurozona resterà un elemento di grande influenza per qualsiasi possibilità di correzione rialzista per la coppia.
A livello tecnico: nella precedente analisi e da molto tempo ormai, ci aspettavamo e raccomandavamo di vendere la coppia da ogni livello ascendente. La coppia EUR/USD è ora al ribasso e i livelli di supporto più vicini per la coppia sono attualmente 1,1165, 1,1050 e 1,0975. Sul lato rialzista, l'economia negativa dell'Eurozona condotta dalla Germania ha indebolito ulteriormente l'opportunità di correzione. I livelli di resistenza attuali della coppia sono rispettivamente 1,1220, 1,1300 e 1,1380.
Sul fronte dei dati economici: non ci sono dati importanti attesi oggi dall'Eurozona o dagli Stati Uniti.