I recenti guadagni della coppia EUR/USD si sono fermati al livello di resistenza degli 1,1141, il più alto in tre mesi con il dollaro in rialzo a riaffermarsi, e la coppia si è ritirata al supporto agli 1,1343 nonostante i dati economici negativi degli Stati Uniti. La coppia è ora stabile attorno quota 1,1358 al momento della scrittura. Abbiamo registrato un forte calo delle vendite di case negli Stati Uniti e un calo della fiducia dei consumatori negli Stati Uniti, al minimo in due anni.
Per far fronte al rallentamento economico, entrambe la Banca centrale europea e la Federal Reserve hanno confermato la disponibilità a tagliare i tassi di interesse. I recenti dati economici statunitensi confermano il rallentamento economico degli Stati Uniti e pertanto le aspettative del mercato sono che il tasso di interesse degli Stati Uniti potrebbe essere ridotto nel più breve tempo possibile.
Il miglioramento dei dati PMI del settore industriale e dei servizi nell'area dell'euro alla chiusura della scorsa settimana hanno contribuito a ridurre la pressione sull'euro. I mercati questa settimana si rivolgono ad un importante incontro tra il presidente americano Trump e il presidente cinese, che determinerà il corso della loro guerra commerciale. Il proseguimento della guerra commerciale porta ad un rallentamento dell’economia per l’eurozona e l'Euro potrebbe di conseguenza perdere i suoi recenti guadagni.
L'indice del clima di fiducia economico tedesco ZEW è sceso al livello più basso in sette mesi, sottolineando il pessimismo nei riguardi delle prestazioni della più grande economia della zona euro. Sul grafico giornaliero sottostante è chiaro che alla coppia mancano la forza e lo slancio sufficienti alla correzione verso l'alto. La Banca centrale europea (BCE) è in una posizione cauta, mantenendo il tasso di interesse invariato come previsto e escludendo la possibilità di aumentare i tassi di interesse entro la fine dell'anno.
La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina continuerà a rappresentare un importante fattore di pressione sulle prestazioni dell'economia dell'Eurozona. La crescita dell'economia statunitense rimane forte, portando la fiducia dei consumatori statunitensi si assesta al suo massimo livello in 18 anni. La pressione sull'euro è aumentata dopo la visione pessimistica del risultato delle elezioni europee, dove i partiti euro scettici hanno ottenuto più seggi del previsto.
La stabilità ribassista sostiene la questione degli investitori riguardo al momento più appropriato per l’acquisto: questo dipenderà dal ritorno di fiducia nell'euro e dall'ottimismo per l'imminente risoluzione della controversia commerciale tra USA-Cina, che accresce la pressione sull'economia dell'Eurozona la quale dipende dalla produzione e dalle esportazioni. Gli indicatori tecnici stanno ancora confermando le aree di ipervenduto e la coppia è pronta per una correzione al rialzo.
A livello tecnico: da molto tempo ormai raccomandiamo di vendere la coppia da ogni livello ascendente. Passando alla tendenza rialzista dell’EUR/USD, è necessario superare i livelli di resistenza 1,1355, 1,1440 e 1,1515 per confermare la forza della correzione verso l'alto. Dal lato ribassista, i livelli di supporto più vicini sono al momento rispettivamente a 1,1330, 1,1240 e 1,1180, a conferma della forza della tendenza al ribasso.
Sul fronte dei dati economici, la coppia osserverà il rilascio del clima di fiducia dei consumatori dalla Germania, gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti e i dati sugli inventari di petrolio negli Stati Uniti.