Lunedì, in apertura di sessione, i mercati dell’oro hanno postato un break ribassista: forse i mercati si stanno tranquillizando dopo che Stati Uniti e Messico sono riusciti a trovare un accordo ed evitare i dazi. La dimensione della candela stampata ci offre un segnale molro negativo quindi potremmo essere pronti ad un calo maggiore.
Il livello superiore dei 1350$ offre una quantità estrema di resistenza, non solo negli ultimi giorni, ma anche mesi fa. Ora la questione maggiore è: posteremo un significativo break ribassista o ci aggireremo in un intervallo più grande che oscilla fin giù a quota 1270$?
A dare una spinta all’oro, vi è la Federal Reserve che attua una politica meno rigida, ma nonostante la svolta nella politica monetaria, il fatto interessante è che l’oro ha subìto una certa svendita. È un segnale per cui sta diventando un ambiente di trading più confortevole, forse grazie al rally postato dai mercati azionari. Tuttavia, c’è quantomeno un’enorme quantità di volatilità, quindi il modo più semplice di agire in questo mercato è comprendere che siamo semplicemente in condizione di ipercomprato. La prossima domanda è se stamperemo un break ribassista al di sotto della candela per la sessione, perché se lo facessimo, cadremmo a quota 1320$. A quel livello probabilmente entreranno in gioco altre questioni. Con un calo sotto quota 1320$ allora andremo certamente a visitare la sottostante media mobile esponenziale a 50 giorni. Se invece ci rafforziamo senza ottenere un pullback significativo, allora cercherò di sfumare questo mercato in prossimità del livello dei 1350$. In alternativa, se riusciamo a superare i massimi di venerdì, potremmo salire ulteriormente, ma ricordate la condizione di ipervenduto, per usare un eufemismo.