EUR/USD
L’euro ha oscillato avanti e indietro durante la sessione di negoziazione di lunedì per ottenere una migliore comprensione della direzione futura. Siamo ai massimi del recente intervallo, ma si può notare la formazione di un “modello a W” dalla recente azione. Con un pullback, e le probabilità di postarne uno sono alte, il livello sottostante dei 1,1250 è l’inizio di un supporto importante nel quale interverranno i cacciatori di valore per raccogliere il mercato. Infatti, penso che molto sia dovuto al fatto che la Fed si è allontanata dal suo atteggiamento aggressivo, quindi potremmo continuare a vedere una grande quantità di debolezza nel biglietto verde che di conseguenza spingerà l’euro, considerata la valuta “anti-dollaro”.
GBP/USD
La sterlina inglese è caduta negli scambi di lunedì, tagliando quota 1,27 prima di postare un leggero rimbalzo. In definitiva, sembra che il mercato continui a trovare un po’ di supporto in questa regione, e il livello superiore dei 1,2750 fungerà da resistenza, forse estendendosi a quota 1,28. Se riusciamo ad eliminare quel range di 50 pip, molto probabilmente saliremo a quota 1,30. Il mercato potrebbe tentare di formare un certo “pavimento” visto che la sterlina inglese è in condizione di ipervenduto. Il livello sottostante dei 1,25 fungerà da supporto maggiore, e con la stampa di una rottura in ribasso sotto quel livello potremmo crollare fino a quota 1,20. Teniamo presente il fattore Brexit che gioca ancora il suo ruolo, quindi aspettiamoci scambi deboli, anche se i trader sono interessati dal valore storicamente basso della sterlina inglese, specialmente in considerazione della svolta meno rigida intrapresa dalla Federal reserve.