Dagli scambi iniziali in settimana, la coppia EUR/USD ha subìto una correzione ribassista, dato che il dollaro USA ha guadagnato abbastanza supporto dopo l'annuncio di una tregua sull’imposizione di più dazi tra Stati Uniti e Cina, dopo i risultati positivi di Trump e Xi a margine del vertice del G20 in Giappone. La coppia è scesa al livello di supporto degli 1,1274 nella sessione di ieri, assestandosi attorno ai 1,1288 al momento della stesura, prima dell'annuncio di importanti dati statunitensi.
Nella precedente analisi tecnica, abbiamo menzionato che la correzione rialzista è ancora debole e si prevede che la coppia diminuirà di nuovo se l'euro non trova catalizzatori più forti, come le aspettative per la riduzione dei tassi della BCE in territorio negativo a fronte di deboli dati economici provenienti dalla zona euro.
I mercati mettono costantemente in discussione la politica di Trump e le paure che ancora persistono nei riguardi di eventuali sorprese sul dossier commerciale della Cina, poiché si sono spesso seduti al tavolo dei negoziati ma alla fine si sono sempre imposti nuovi dazi. Come previsto, non ci sono stati cambiamenti alle cifre sulla crescita economica degli Stati Uniti, ma gli economisti si aspettano che dal prossimo annuncio l'economia statunitense inizi a rallentare, facendo evaporare gli effetti dei piani di stimolo di Trump.
Con la continua guerra commerciale globale, l'economia europea sta rallentando sempre più e l'euro potrebbe perdere i suoi recenti guadagni.
Sia la Banca centrale europea che la Federal Reserve hanno confermato la disponibilità a tagliare i tassi di interesse per far fronte al rallentamento economico. I recenti dati economici statunitensi confermano il rallentamento economico degli Stati Uniti e pertanto le aspettative del mercato sono per l’approssimarsi di un taglio al tasso di interesse dagli Stati Uniti.
Sul grafico giornaliero sottostante, è chiaro che alla coppia manca uno slancio sufficiente e forte per la correzione verso l'alto. La Banca centrale europea (BCE) è in una posizione cauta, e mantiene i tassi di interesse invariati come previsto, escludendo la possibilità di aumentarli entro la fine dell'anno.
La stabilità ribassista sostiene la questione degli investitori riguardo al momento più appropriato per l’acquisto: questo dipenderà dal ritorno di fiducia nell'euro e dall'ottimismo per un'imminente risoluzione della controversia commerciale tra USA-Cina, che accresce la pressione sull'economia dell'Eurozona la quale dipende dalla produzione e dalle esportazioni. Gli indicatori tecnici stanno ancora confermando le aree di ipervenduto e la coppia è pronta per una correzione al rialzo.
A livello tecnico: da molto tempo ormai raccomandiamo di vendere la coppia da ogni livello ascendente. Passando alla tendenza rialzista dell’EUR/USD, è necessario superare i livelli di resistenza 1,1355, 1,1440 e 1,1515 per confermare la forza della correzione al rialzo. Sul lato ribassista, i livelli di supporto più vicini sono attualmente 1,1240 e 1,1180, livelli questo che confermano la rinnovata forza della tendenza al ribasso.
Sul fronte dei dati economici, la coppia attenderà i dati del PMI del settore Eurozona. Dagli Stati Uniti, ci sarà l’annuncio delle previsioni di ADP sulla variazione nelle richieste di disoccupazione, i numeri sul lavoro, la bilancia commerciale e il PMI servizi dell’ISM.